20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Ragazzina si suicida dopo abusi sessuali: la sentenza arriva dopo 17 anni. Il colpevole è già fuggito

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Ci sono voluti 17 anni, ma alla fine la sentenza definitiva è arrivata. Si è chiuso in Cassazione a Roma un processo per abusi sessuali, avvenuti a Torino, su una giovane che si è tolta la vita. L’imputato, un uomo di origine peruviane si è visto confermare la condanna a 3 anni e 6 mesi. L’uomo, 50 anni, era il patrigno della ragazza, di cui abusò dal 2000, quando aveva 11 anni al 2003. Un reato che lui stesso ha ammesso agli inquirenti di aver compiuto.
La prima sentenza di appello arrivò nel luglio 2014, ma la ragazza si era già tolta la vita lanciandosi dalla finestra di un condominio alla periferia torinese.
Nel 2015 la Cassazione certificò che alcuni episodi erano ormai prescritti e viene quindi chiesto un nuovo processo d’appello, che si svolse nel maggio 2016 con il ricalcolo della pena.
Oggi la Cassazione di Roma respinge l’ultimo ricorso dell’imputato, difeso dall’avvocato Domenico Peila, e conferma la condanna. Al limite del tempo: pochi giorni ancora e tutto sarebbe stato prescritto. Comunque l’uomo non finirà in carcere, visto che si trova in Perù.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano