Altri 400 mila euro al Fondo salva sfratti di Torino per ampliarne la platea e la visibilità ma, soprattutto, agire in termini di prevenzione per evitare che si arrivi al momento dello sfratto. Sono gli obiettivi del progetto “Promozione dell’abitare sociale” del Comune di Torino che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Tribunale, Ordine degli Avvocati, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, Associazione Proprietà Edilizia Torino Confedilizia e Consorzio Intercomunale torinese, per favorire soluzioni concordate tra inquilino e proprietario.
“Il tema emergenza abitativa – sottolinea la sindaca Chiara Appendino – è un asse principale e prioritario per noi. E’ necessario lavorare sugli strumenti che esistono ma anche evolversi alla luce del contesto e un elemento fondamentale è la prevenzione, ancora di più in questo momento che ha visto aumentare la fascia grigia delle persone messe in difficoltà dal Covid perché se riusciamo a evitare lo sfratto evitiamo che si passi in una fascia da cui ancora più difficile uscire”.
Il protocollo prevede la copertura della morosità fino a 8 mila euro per il proprietario che accetta di rinunciare allo sfratto o un contributo per l’inquilino per il nuovo canone. Viene inoltre ampliata la platea ammettendo al fondo persone in carico ai servizi sociali da meno di un anno e non solo per casi di morosità ma anche di fragilità.