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giovedì, 24 Ottobre 2024

Quality therapy: la web-application che “diagnostica” la malattia da social

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Dipendenze ai tempi dei social network: un tema sempre più preponderante negli ultimi anni. Il tempo trascorso su social network come Facebook, Twitter e Instagram diventa sempre maggiore, soprattutto tra i più giovani, e la distinzione tra vita reale e vita virtuale ha confini molto sbiaditi.
In Europa, sono gli italiani a passare più tempo sui social media: sono i dati trasmessi dall’agenzia We Are Social nel report “Social, Digital & Mobile in Europa”. Circa sei italiani su dieci, quasi 26 milioni di persone, accedono quotidianamente su Facebook, Twitter e Instagram. È un dato allarmante? La domanda rischia di diventare banale, ma non lo è la riflessione sulla qualità del tempo trascorso. Si parla di malattia da Facebook, da Twitter o da Instagram: si tratta di decodificare il proprio atteggiamento alla luce delle relazioni con gli altri, ma soprattutto con se stessi. Postare continuamente il proprio status, commentare ogni azione e momento di felicità o di tristezza, pubblicare le proprio foto e condividere contenuti visualizzati sul web: una moda che rischia di influenzare completamente la gestione del proprio libero.
Una ricerca Audiweb, l’organismo che rileva i dati di audience di internet in Italia, informa inoltre che, nel 2013, è l’82 per cento della popolazione ad aver effettuato l’accesso ad internet da qualunque dispositivo e luogo. Dati concreti che Prosciutto di Parma utilizza per lanciare la campagna Quality Therapy per disintossicare dai social media gli utenti. Registrandosi su www.difendilaqualita.it, sarà possibile valutare il proprio utilizzo dei mezzi social e ricevere una diagnosi con consigli per “curarsi” dall’eventuale malattia da web.
Per diffondere l’iniziativa verranno organizzati eventi nelle principali italiane: si parte da Torino con la giornata del 24 maggio, seguita da Napoli il 31 maggio e da Bologna il 14 giugno. Eventi durante i quali gli utenti verranno invitati a disconnettersi da social network, smartphone e dal web in generale.
Riuscirà il progetto ad allontanare, anche solo per poco tempo, questi italiani così legati al web?

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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