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sabato, 27 Luglio 2024

Processo Ream, Appendino chiede il rito abbreviato

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Questa mattina all’udienza davanti al Gup per il processo Ream la sindaca chiederà il rito abbreviato, come conferma lei stessa: «Sono infatti – spiega la prima cittadina Chiara Appendinofermamente convinta di aver sempre operato nell’interesse della collettività e della Città».

«Penso – continua Appendino – che questa mia scelta, garantendo una più rapida definizione del processo vada nell’interesse anche della città che rappresento».

L’accusa per la sindaca è di falso e abuso d’ufficio per la vicenda che riguarda il debito da cinque milioni di euro che il Comune di Torino aveva nei confronti della società Ream, in qualità di caparra versata e da restituire per la mancata conclusione dell’accordo di acquisto dell’area Ex Westinghouse. Cifra che per non è stata iscritta nel primo bilancio della amministrazione Appendino.

Per questa vicenda sono imputati anche l’assessore al Bilancio Sergio Rolando, il dirigente del Comune di Torino Paolo Lubbia e l’ex capo di gabinetto della sindaca Paolo Giordana, accusati anch’essi, dai pm Marco Gianoglio ed Enrica Gabetta, di falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Un’inchiesta nata dopo l’esposto presentato in Procura dal capogruppo del Pd Stefano Lo Russo e dal consigliere di opposizione Alberto Morano.

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