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giovedì, 24 Ottobre 2024

Privatizzazione farmacie, vantaggi per utenti ed esercenti

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Federica Scanderebech
È stata votata in Sala Rossa l’approvazione della Delibera che prevede l’ulteriore privatizzazione delle Farmacie Comunali Torinesi. La mia posizione su tutte le privatizzazioni del Comune è nota e risaputa, non poteva quindi in alcuna maniera mancare il mio pieno appoggio a codesta decisione che si inserisce in un quadro generale di mutamento culturale e sociale dove l’intera nazione ha avviato profondi processi di privatizzazioni.
La Città di Torino cede il 31% del capitale sociale, che attualmente è pari al 51%; il restante 49% è detenuto tramite precedente gara dal Socio Operativo di Minoranza, rappresentato da due cooperative profondamente radicate nel territorio torinese Farmagestioni, che raggruppa più di duecento farmacisti privati, e Unioncoop; vi sarà una prelazione in capo all’attuale partner industriale.
Farmacie Comunali Torino S.p.A. gestisce le 34 farmacie comunali torinesi, la Parafarmacia Discount di Torino e la farmacia comunale di San Maurizio Canavese.
Farmacie Comunali Torino S.p.A. provvede ad assicurare ai cittadini il Servizio farmaceutico, adottando i principi fondamentali di: eguaglianza, imparzialità, continuità, partecipazione, efficacia ed efficienza. Il suo impegno è focalizzato a garantire le migliori condizioni per prendersi cura della salute dei cittadini e offrire loro tutta la consulenza necessaria.
Questi sani principi non verranno assolutamente modificati o cancellati con la privatizzazione anzi si auspica si vada a migliorarne i servizi e adeguarli alle esigenze dei cittadini.
Si assisterà ad un duplice vantaggio: da una parte il Comune ricaverà utili e liquidità dalla vendita del servizio, dall’altra si registrerà una maggiore efficienza di gestione da parte del privato, garantendo tutti i servizi finora concessi, anche grazie alla salvaguardia della carta di qualità dei servizi.
Con tale privatizzazione dunque il Comune non dovrà più investire direttamente né in gestione/manutenzione né in sviluppo dell’azienda o servizio pubblico; la gestione di questa passerà in parte a un privato che avrà come obiettivo quello di incrementarne i profitti diminuendone le perdite, ovvero risanando debiti e bilanci a beneficio dei consumatori sotto forma di qualità di servizio o bene offerto e riduzione dei costi del servizio offerto.
La formula di privatizzazione che verrà adottata si spera che porti all’ingresso nel mercato attraverso l’acquisizione dei pacchetti azionari delle farmacie comunali e ad un aumento dei controlli.
Comprensibile che ci si preoccupi del futuro degli attuali dipendenti ma su questo punto gli accordi stipulati con i sindacati nel 2008 rimangono tali e non hanno nulla a che vedere con la cessione di quote di una società stimata e quotata nel circuito Asso farmacie. Il futuro è roseo se la società continuerà ad essere amministrata in maniera redditiva come avvenuto fino ad oggi.
Il valore delle quote che si stanno vendendo è pari a 6.800.000 euro che è un valore molto più alto rispetto alla quota con cui sono state vendute le prime quote anni fa.
non resta dunque che monitorare la situazione futura.

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