di Federica Scanderebech
È stata votata in Sala Rossa l’approvazione della Delibera che prevede l’ulteriore privatizzazione delle Farmacie Comunali Torinesi. La mia posizione su tutte le privatizzazioni del Comune è nota e risaputa, non poteva quindi in alcuna maniera mancare il mio pieno appoggio a codesta decisione che si inserisce in un quadro generale di mutamento culturale e sociale dove l’intera nazione ha avviato profondi processi di privatizzazioni.
La Città di Torino cede il 31% del capitale sociale, che attualmente è pari al 51%; il restante 49% è detenuto tramite precedente gara dal Socio Operativo di Minoranza, rappresentato da due cooperative profondamente radicate nel territorio torinese Farmagestioni, che raggruppa più di duecento farmacisti privati, e Unioncoop; vi sarà una prelazione in capo all’attuale partner industriale.
Farmacie Comunali Torino S.p.A. gestisce le 34 farmacie comunali torinesi, la Parafarmacia Discount di Torino e la farmacia comunale di San Maurizio Canavese.
Farmacie Comunali Torino S.p.A. provvede ad assicurare ai cittadini il Servizio farmaceutico, adottando i principi fondamentali di: eguaglianza, imparzialità, continuità, partecipazione, efficacia ed efficienza. Il suo impegno è focalizzato a garantire le migliori condizioni per prendersi cura della salute dei cittadini e offrire loro tutta la consulenza necessaria.
Questi sani principi non verranno assolutamente modificati o cancellati con la privatizzazione anzi si auspica si vada a migliorarne i servizi e adeguarli alle esigenze dei cittadini.
Si assisterà ad un duplice vantaggio: da una parte il Comune ricaverà utili e liquidità dalla vendita del servizio, dall’altra si registrerà una maggiore efficienza di gestione da parte del privato, garantendo tutti i servizi finora concessi, anche grazie alla salvaguardia della carta di qualità dei servizi.
Con tale privatizzazione dunque il Comune non dovrà più investire direttamente né in gestione/manutenzione né in sviluppo dell’azienda o servizio pubblico; la gestione di questa passerà in parte a un privato che avrà come obiettivo quello di incrementarne i profitti diminuendone le perdite, ovvero risanando debiti e bilanci a beneficio dei consumatori sotto forma di qualità di servizio o bene offerto e riduzione dei costi del servizio offerto.
La formula di privatizzazione che verrà adottata si spera che porti all’ingresso nel mercato attraverso l’acquisizione dei pacchetti azionari delle farmacie comunali e ad un aumento dei controlli.
Comprensibile che ci si preoccupi del futuro degli attuali dipendenti ma su questo punto gli accordi stipulati con i sindacati nel 2008 rimangono tali e non hanno nulla a che vedere con la cessione di quote di una società stimata e quotata nel circuito Asso farmacie. Il futuro è roseo se la società continuerà ad essere amministrata in maniera redditiva come avvenuto fino ad oggi.
Il valore delle quote che si stanno vendendo è pari a 6.800.000 euro che è un valore molto più alto rispetto alla quota con cui sono state vendute le prime quote anni fa.
non resta dunque che monitorare la situazione futura.