Urla, insulti e lanci di arance. È cominciata così la prima uscita istituzionale di Matteo Renzi, dopo aver incassato la fiducia da Senato e Camera.
Come aveva annunciato in un tweet la sua “prima volta” è a Treviso. Il programma è ricco: alle 9 la visita alle scuole medie Coletti a S.Liberale, alle 10 con i sindaci a Santa Caterina, alle 11.30 a Palazzo Rinaldi con gli imprenditori poi Ca’ Sugana con i lavoratori Electrolux. Renzi a Treviso. Ma già qui c’è un intoppo. Infatti salta l’incontro con delegati Electrolux.
E così si scatena la rabbia di questi: «ha incontrato industriali e non noi, parte male».
Ma su tutto ciò che spicca sono le contestazioni da parte di militanti di Forza Nuova, sindacati e movimento dei Forconi.
Manifesti e striscioni di Fn con su scritto: «Dopo Monti e Letta, ecco Renzi, la terza marionetta», mentre i forconi hanno esposto cartelli sferzanti: «Meglio un morto in casa che Renzi sulla porta», «Quante croci ancora nel nostro territorio?», «Via il governo delle banche, al voto subito».
«Buffone, buffone, nessuno ti ha eletto, vattene. Renzi dove vai, scappi?», è il coro che accompagna Renzi per le strade di Treviso.
Insomma se il buongiorno si vede dal mattino (e in questo caso dalla prima visita ufficiale del neo premier), non tutti gradiscono che l’Italia sia nelle mani del fiorentino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA