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mercoledì, 23 Ottobre 2024

L'ultimo flamenco di Paco de Lucia

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Un infarto ha portato via uno dei più grandi chitarristi di flamenco al mondo: Paco de Lucia.
Era in spiaggia, a Cancun, in Messico, quando la morte ha deciso di prendere la vita del 66enne. Per l’anagrafe era Francisco Sanchez, nato a Cadice, in Spagna il 21 dicembre del 1947. il flamenco lo ha accompagnato fin dai primi anni: il padre Antonio Sanchez, il fratello Ramon de Algeciras e lo zio Sabicas sono noti chitarristi. Lui incomincia a suonare a cinque anni. Il suo maestro è Nino Ricardo.
È bravo il piccolo Francisco, molto bravo. Al punto che decide di lasciare la scuola e dedicarsi solo alla chitarra. La sua prima esibizione davanti al pubblico avviene quando una radio locale l’ospita. A quattordici anni insieme al fratello Pepe forma il duetto “Los Chiquitos de Algeciras”.
Nel 1962, dopo essersi trasferito a Madrid con l’intera famiglia, parte per gli Usa: è il suo primo tour. Ormai è Paco de Lucia: Paco perché è il diminutivo del suo nome, de Lucia in onore della madre, Lucia Gomez.
Nel 1965 lavora con Ricardo Modrego e Fernadez Diaz Fosforito al disco “Seleccion Antologica del Cante Flamenco”.
Il suo primo disco da solista arriva due anni dopo: “La fabbulosa guitarra de Paco de Lucia”. Nel 1968 incontra Camaron de la Isla, il più grande cantante di flamenco. Con lui inciderà 29 dei sui 33 dischi.
Il successo di Paco però ha una data: il 18 febbraio 1977. Lui e la sua chitarra incantano il pubblico del Teatro Real di Madrid. Fino a quel giorno nessun chitarrista di flamenco si era esibito su quel palco. Nel 1977 si sposa con Casilda Varela.
Verso la metà degli anni Settanta sono per De Lucia importanti per le collaborazioni che porta avanti e che hanno influenza nel suo stile. Ricordiamo quelle con Al Di Meola, John McLaughlin, Larry Coryell e Chick Corea.
Nel 1980 incide con Al Di Meola e John McLaughlin “Friday Night in San Fransisco”. Un album che vende più di cinque milioni di copie. Ma la rivoluzione del flamenco arriva con “Solo quiero caminar”, che nel 1981 registra con Ramon de Algeciras, Pepe de Lucia, Ruben Dantas, Carles Benavent e Jorge Pardo.
Il trio Di Meola-Mclaughlin-De Lucia si riunisce nel 1996 per creare “The Guitar Trio”, poi nel 1998 la dedica alla madre, dopo la sua morte, “Luzia”.
Se ne va, come detto un grande artista. Un chitarrista che partendo dall’ortodossia del suo flamenco è riuscito a riterpetrarlo, lasciandosi contaminare anche dal rock, dal pop e dal jazz. Sempre però non dimenticando la tradizione, unico elemento per raccontare con le note la sua terra, ma anche la vita e la morte, l’amore e la sofferenza, che solo il flamenco riesce a fare, incantando e commuovendo, proprio come le onde del mare che hanno salutato per l’ultima volta Paco il grande.

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