Una proposta di legge per aumentare le aliquote della web tax per i colossi dell’e-commerce: 15 per cento abitualmente e fino al 30 nei momenti più complicati, come i lockdown da Covid. Lo annuncia il governatore del Piemonte Alberto Cirio che ha ottenuto il via libera della sua Giunta, a ridosso di un incontro con gli operatori, avvenuto in mattinata.
Ora l’obiettivo è di coinvolgere altri cinque Consigli regionali italiani per portare la proposta come modifica di legge al Parlamento. Nella proposta si prevede inoltre che il ricavato della tassa sarà versato come ristoro al commercio locale.
“Con la web tax che propone il Piemonte, in “tempi di pace” entrerebbero nelle casse dello Stato due miliardi e mezzo di euro. Questo con una stima prudenziale, da confrontare con i circa 700 milioni previsti con l’aliquota attuale al 3%. In “tempi di guerra”, ovvero per tutte le transazioni fatte durante i periodi di lockdown, l’aliquota che prevediamo raddoppia dal 15% al 30%, e a causa delle chiusure aumenta anche il traffico commerciale online. Avremmo così introiti ancora più significativi, che in questo caso prevediamo vadano non solo a chi è stato chiuso, ma anche a chi è rimasto aperto ma è stato comunque danneggiato”, spiega Cirio.