“È sbagliato e dannoso per le famiglie impedire gli incontri in luogo neutro sostituendoli con le videochiamate, come ha deciso il Governo. Così l’assessore con delega alla Famiglia della Giunta Cirio, Chiara Caucino, che in Piemonte aveva preso la decisione opposta.
“Il 7 aprile – spiega Caucino – ho previsto che gli enti gestori dei servizi sociali piemontesi riattivassero gli incontri in luogo neutro tra i minori e le famiglie d’origine. Ovviamente, nella massima sicurezza. Ho destinato 5.000 mascherine chirurgiche in modo esclusivo ai territori, perché potessero ottemperare senza problemi alle mie disposizioni. Gli incontri dovevano essere ripresi alla luce del superiore interesse dei minori, e per i casi nei quali non si fosse potuto, i servizi avrebbero dovuto motivare la scelta”.
“La maggioranza che governa il Paese, tra le molte dimostrazioni di confusione, inadeguatezza e incapacità – aggiunge – può ora annoverare anche questa decisione, che lede i diritti delle famiglie e dei minori in modo gravissimo. Le famiglie sono inquiete e arrabbiate, mi manifestano ogni giorno la loro indignazione via e-mail e sui social”. “Scriverò al presidente del Consiglio, al ministro per la Famiglia, e ai capigruppo di maggioranza – aggiunge – per rappresentare il dolore delle famiglie piemontesi, ingiustamente penalizzate, e del legislatore regionale, limitato nella propria autonomia”.