Si è discusso oggi il progetto del parcheggio pubblico interrato della Gran Madre a Torino che prevede anche la riqualificazione della piazza.
La delibera in aula da tempo ma sospesa da un anno e mezzo è stata ridiscussa oggi in Commissione a Palazzo Civico.
Argomento principale dell’incontro le migliorie al progetto definitivo come le rampe d’accesso che dovrebbero portare al sottolivello, le modifiche alla viabilità che andranno a cambiare per sempre l’aspetto attuale della piazza della Gran Madre e la relazione degli esperti sulla tenuta idrogeologica del nuovo parcheggio.
Aspetti che in un primo tempo avevano creato molti dubbi.
Oggi in Sala dell’Orologio sono stati illustrati i progetti migliorativi che in realtà non andranno ad incidere molto su quelli iniziali. La piazza sopra al parcheggio diventerà area pedonale, e la strada che circonda la zona verrà ridotta ad una sola corsia, affiancata un parcheggio a spina.
Insomma, nei prossimi giorni maggioranza e opposizione dovranno valutare il nuovo progetto e votare per la realizzazione del parcheggio, che secondo alcuni consiglieri comunali sarà solo una proforma, poiché il parcheggio, come un piatto troppo ghiotto, fa gola all’amministrazione e quasi sicuramente si farà, punto e basta.
«Io voterò no» afferma Fabrizio Ricca, capogruppo in Comune della Lega Nord.
«Non sono nessuno per smentire i geologi che garantiscono la sicurezza del parcheggio ed escludono il rischio di allagamento, ma vedo cosa succede tutti i fine settimana in quello interrato di piazza Vittorio Veneto e la mia paura è che accada la stessa cosa per quello della Gran Madre»
A preoccupare Ricca le code interminabili di chi aspetta a motore acceso che si liberi un posto, con automobili in fila anche fuori dalle rampe come già accade, appunto, in piazza Vittorio Veneto.
«Voterò no al progetto perché secondo me poteva essere fatto diversamente e proprio per questo domani presenterò la mia proposta di mozione di accompagnamento a Claudio Lubatti (assessore alla Viabilità e Trasporti di Torino ndr) per ridisegnare la viabilità della zona, soprattutto per il periodo in cui tutta la piazza sarà area di cantiere».