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domenica, 8 Settembre 2024

People’s Climate March, il 21 settembre manifestazione mondiale contro i cambiamenti climatici.

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Vanna Sedda
E’ partito da New York l’appello per la più grande mobilitazione globale della storia. People’s Climate March è la marcia contro i cambiamenti climatici che si terrà in contemporanea in tutto il mondo il 21 settembre. Più di 2000 eventi in 150 paesi, il principale nella Grande Mela dove sono attese centinaia di migliaia di persone.Un’adesione senza precedenti.
E non poteva che essere Roma ad ospitare la principale manifestazione in Italia, con i Fori Imperiali e il Colosseo a fare da sfondo. A promuoverlaLegambiente assieme ad altre sigle attive sul fronte ambientale, comel’Italian Climate Network, Kyoto Club, Powershift Italia, per citare le più conosciute.
L’appuntamento di domenica precede di due giorni il summit sul clima,convocato dal segretario generale delle Nazioni Unite BanKi-moon a New Yorkper invitare i leader mondiali a discutere di politiche per ridurre le emissioni di CO₂ e l’utilizzo di combustibili fossili come fonte di energia,in vista anche dell’accordo globale sul clima che verrà finalizzato a Parigi nel 2015. Quello che la società civilechiede sono azioni concrete, politiche economiche che rispettino gli impegni assunti nella conferenza di Copenaghen 5 anni fa, evidentemente non onorati dato lo spaventoso aumento della concentrazione dei gas serra nell’atmosfera che sta causando il riscaldamento globale. La petizione lanciata dagli organizzatori del movimento chiede ai capi di stato di definire urgentemente accordi realistici globali, nazionali e locali per modificare rapidamente le nostre società ed economie e arrivare al 100% di energie pulite entro il 2050.
Sarà forse un’utopia, la realtà però dimostra come sempre più persone hanno a cuore il destino del mondo e sono disposte ad unirsi per chiedere che venga preservato. Non a caso lo slogan di domenica è“Per cambiare tutto abbiamo bisogno di tutti”.

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