La partecipazione alle primarie è molto importante. Ma quello che conta oggi per il Pd, a Torino come a livello nazionale, è quello di conservare l’unità del partito garantendo a tutti la cittadinanza politica vera e non fittizia nel Pd.
Al di là delle vuote chiacchiere sulla rottamazione, sul cambiamento e sulla perenne innovazione, se dovesse prevalere un partito a dimensione personale, plebiscitario e funzionale solo agli obiettivi di carriera del suo leader, probabilmente le strade si dividerebbero. Una strada che si evita solo con le scelte concrete del futuro gruppo dirigente e non con vuoti proclami.
Questa è la vera posta in gioco politica dopo il voto dell’8 dicembre. Il resto è solo propaganda e pubblicità gratuita.