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venerdì, 6 Dicembre 2024

Pasqua low cost: i consumi calano del 13,8%

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Uova di Pasqua al risparmio per questo 2014. Che colombe, cioccolato e pranzi vari non bastassero a far risalire i consumi era piuttosto prevedibile, e infatti così è stato, con un 13,8% in meno della spesa rispetto all’anno scorso. Pochi anche i viaggiatori: solo il 7,5% delle famiglie, infatti, ovvero 4 milioni e 600 persone, si sono mosse per queste mini ferie, complici, forse, maltempo, ponte del 25 aprile e 1 maggio (per chi lo fa). E naturalmente la crisi. I dati arrivano da un’indagine di Adusbef e Federconsumatori.
«Il campione delle famiglie del Onf già interrogato nei giorni precedenti – si legge – ha confermato a consuntivo i dati già preventivati e pubblicizzati in merito ai consumi di Pasqua. Ancora dati molto negativi che confermano il forte condizionamento che la situazione economica del paese e delle famiglie soffrono».
«La riduzione dei consumi – continua la nota – ha registrato una caduta del 13,8% in generale con valori che oscillano da un meno 8 per le carni ovine, drammaticamente calano uova e colombe con un meno 21,5% rispetto ai dati del 2013. Anche per lo stesso ‘consumo turistico’ si conferma che solamente il 7,5% delle famiglie si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta pari a 1,8 milioni di famiglie (4 milioni e 600 italiani ), dati clamorosi ma certamente prevedibili vista l’attuale situazione e su cui bisognerà intervenire. Da un lato su una politica economica radicalmente diversa dal passato per dare lavoro soprattutto ai giovani, dall’ altro facilitando e migliorando percorsi turistici e di accoglienza in un Paese come il nostro che molto potrebbe dare in tal senso».
 
©RIPRODUZIONE RISERVATA
 
Uova di Pasqua al risparmio per questo 2014. Che colombe, cioccolato e pranzi vari non bastassero a far risalire i consumi era piuttosto prevedibile, e infatti così è stato, con un 13,8% in meno della spesa rispetto all’anno scorso. Pochi anche i viaggiatori: solo il 7,5% delle famiglie, infatti, ovvero 4 milioni e 600 persone, si sono mosse per queste mini ferie, complici, forse, maltempo, ponte del 25 aprile e 1 maggio (per chi lo fa). E naturalmente la crisi. I dati arrivano da un’indagine di Adusbef e Federconsumatori.
«Il campione delle famiglie del Onf già interrogato nei giorni precedenti – si legge – ha confermato a consuntivo i dati già preventivati e pubblicizzati in merito ai consumi di Pasqua. Ancora dati molto negativi che confermano il forte condizionamento che la situazione economica del paese e delle famiglie soffrono».
«La riduzione dei consumi – continua la nota – ha registrato una caduta del 13,8% in generale con valori che oscillano da un meno 8 per le carni ovine, drammaticamente calano uova e colombe con un meno 21,5% rispetto ai dati del 2013. Anche per lo stesso ‘consumo turistico’ si conferma che solamente il 7,5% delle famiglie si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta pari a 1,8 milioni di famiglie (4 milioni e 600 italiani ), dati clamorosi ma certamente prevedibili vista l’attuale situazione e su cui bisognerà intervenire. Da un lato su una politica economica radicalmente diversa dal passato per dare lavoro soprattutto ai giovani, dall’ altro facilitando e migliorando percorsi turistici e di accoglienza in un Paese come il nostro che molto potrebbe dare in tal senso».
 

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