Uova di Pasqua al risparmio per questo 2014. Che colombe, cioccolato e pranzi vari non bastassero a far risalire i consumi era piuttosto prevedibile, e infatti così è stato, con un 13,8% in meno della spesa rispetto all’anno scorso. Pochi anche i viaggiatori: solo il 7,5% delle famiglie, infatti, ovvero 4 milioni e 600 persone, si sono mosse per queste mini ferie, complici, forse, maltempo, ponte del 25 aprile e 1 maggio (per chi lo fa). E naturalmente la crisi. I dati arrivano da un’indagine di Adusbef e Federconsumatori.
«Il campione delle famiglie del Onf già interrogato nei giorni precedenti – si legge – ha confermato a consuntivo i dati già preventivati e pubblicizzati in merito ai consumi di Pasqua. Ancora dati molto negativi che confermano il forte condizionamento che la situazione economica del paese e delle famiglie soffrono».
«La riduzione dei consumi – continua la nota – ha registrato una caduta del 13,8% in generale con valori che oscillano da un meno 8 per le carni ovine, drammaticamente calano uova e colombe con un meno 21,5% rispetto ai dati del 2013. Anche per lo stesso ‘consumo turistico’ si conferma che solamente il 7,5% delle famiglie si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta pari a 1,8 milioni di famiglie (4 milioni e 600 italiani ), dati clamorosi ma certamente prevedibili vista l’attuale situazione e su cui bisognerà intervenire. Da un lato su una politica economica radicalmente diversa dal passato per dare lavoro soprattutto ai giovani, dall’ altro facilitando e migliorando percorsi turistici e di accoglienza in un Paese come il nostro che molto potrebbe dare in tal senso».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Uova di Pasqua al risparmio per questo 2014. Che colombe, cioccolato e pranzi vari non bastassero a far risalire i consumi era piuttosto prevedibile, e infatti così è stato, con un 13,8% in meno della spesa rispetto all’anno scorso. Pochi anche i viaggiatori: solo il 7,5% delle famiglie, infatti, ovvero 4 milioni e 600 persone, si sono mosse per queste mini ferie, complici, forse, maltempo, ponte del 25 aprile e 1 maggio (per chi lo fa). E naturalmente la crisi. I dati arrivano da un’indagine di Adusbef e Federconsumatori.
«Il campione delle famiglie del Onf già interrogato nei giorni precedenti – si legge – ha confermato a consuntivo i dati già preventivati e pubblicizzati in merito ai consumi di Pasqua. Ancora dati molto negativi che confermano il forte condizionamento che la situazione economica del paese e delle famiglie soffrono».
«La riduzione dei consumi – continua la nota – ha registrato una caduta del 13,8% in generale con valori che oscillano da un meno 8 per le carni ovine, drammaticamente calano uova e colombe con un meno 21,5% rispetto ai dati del 2013. Anche per lo stesso ‘consumo turistico’ si conferma che solamente il 7,5% delle famiglie si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta pari a 1,8 milioni di famiglie (4 milioni e 600 italiani ), dati clamorosi ma certamente prevedibili vista l’attuale situazione e su cui bisognerà intervenire. Da un lato su una politica economica radicalmente diversa dal passato per dare lavoro soprattutto ai giovani, dall’ altro facilitando e migliorando percorsi turistici e di accoglienza in un Paese come il nostro che molto potrebbe dare in tal senso».
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