Assoluzione per “non aver commesso il fatto” per Paolo Giordana e Luca Pasquaretta nel processo per il maxischermo montato a Parco Dora durante la finale di Champions League Juventus-Real Madrid del 3 giugno 2017.
L’ex capo di gabinetto e l’ex portavoce della sindaca Chiara Appendino sono dunque risultati estranei a fatti riguardanti la gestione dell’evento. Le accuse erano di invasione di suolo pubblico e all’organizzazione abusiva di spettacolo.
Condannati invece a sette mesi, e al pagamento delle spese processuali, Francesco Capra, responsabile della società Multicom Events, e l’architetto Giancarlo Dell’Aquila.
“Sono felice, oggi è tornato a splendere il sole nella mia vita: sono stato assolto per non aver commesso il fatto. È stata riconosciuta la mia totale estraneità. Ringrazio il dottor Pacileo per aver chiesto l’assoluzione per primo”, ha commentato Luca Pasquaretta, che era difeso dagli avvocati Claudio Strata e Stefano Caniglia.
“Per cinque anni sono stato descritto come il Rasputin plenipotenziario di tutta la macchina comunale, mostrando così poco rispetto, oltre che per me e la mia comunità, per le tante donne e uomini di tutta la pubblica amministrazione che rivestono con competenza e impegno i loro ruoli. Non posso che essere felice del fatto che finalmente sia ristabilita la verità sui fatti e sul mio ruolo, nel quale non avevo, per scelta mia e dell’ex Sindaco Appendino, alcun potere di intervento amministrativo o tecnico. Nel caso in cui avessi voluto assumere un ruolo di responsabilità ovviamente mi sarei sottoposto alle procedure di selezione analoghe a quelle che l’attuale Sindaco sta avviando per cercare un Dirigente del suo Gabinetto” ha commentato Paolo Giordana.