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sabato, 27 Luglio 2024

Olimpiadi 2026 fine dei giochi per Torino. Lo Russo: “I responsabili del disastro hanno nomi e cognomi”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Il primo a commentate l’ormai certa esclusione di Torino dalla candidatura per le Olimpiadi Invernali 2026, mentre Milano e Cortina potrebbero correre insieme, è Stefano Lo Russo, capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico.
Lo Russo non fa sconti, soprattutto alla sindaca Chiara Appendino: «Il Governo grillo-leghista per mezzo di Giorgetti annuncia che l’Italia non presenterà nessuna candidatura per le Olimpiadi invernali del 2026 – dice – Alla fine litigi politici tra Lega e M5S, localismi e micragnosità varie sono prevalse».
Poi l’affondo alla maggioranza grillina a Torino: «Se poi fosse vero, come sembra, che a causa dei veti del M5S di Torino e delle ambiguità di Chiara Appendino prendesse corpo una candidatura alternativa delle sole città di Milano-Cortina che ci taglia fuori sarebbe l’ennesima conferma non solo della totale inaffidabilità dei grillini ma anche del fatto che gli unici che escono con le ossa rotte saremmo, per l’ennesima volta, solo noi torinesi. E stavolta i responsabili del disastro torinese hanno nomi e cognomi piuttosto precisi».
«Comunque andrà a finire la vicenda, una gestione politica dilettantesca in cui non perde solo Torino, perde l’Italia. Per l’ennesima volta incapace di risolvere i conflitti locali per giocarsi le partite importanti a livello internazionale», conclude Lo Russo.

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