Sono otto i depositi idonei per le scorie nucleari individuati in Piemonte e contenuti nella Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), il documento tenuto segreto per molto tempo e che dopo il nullaosta del Governo è stata pubblicata sul sito di Sogin.
Le otto aree piemontesi sono due in provincia di Torino: Caluso-Mazzè-Rondissone e Carmagnola. E sei in provincia di Alessandria: Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargnento, Fubine-Quargnento, Alessandria-Oviglio, Bosco Marengo-Frugarolo, Bosco Marengo-Novi Ligure, Castelnuovo Bormida-Sezzadio.
In totale sono 67 le aree individuate su tutta la penisola. Da qui ulteriori valutazioni porteranno a scegliere quella che alla fine sarà designata come luogo in cui costruire il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e che sostituirà le diverse aree sparse sul territorio nazionale in funzione ora.