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giovedì, 24 Ottobre 2024

Novara, scoperta psicosetta che riduceva in schiavitù sessuale donne e bambini

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Aveva base a Novara, ma era diffusa anche in altre città la potente psicosetta scoperta dalla squadra mobile della questura novarese dopo due anni di indagini. 

Una setta il cui capo aveva 77 anni e i cui adepti, soprattutto donne, schiavizzavano vittime anche minorenni e commettevano reati sessuali.

Sono 26 le perquisizioni compiute in altrettante abitazioni e 21 quelle in locali nell’area tra novarese e pavese e in particolare in città come Novara, Genova, Milano e Pavia, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Dda di Torino. L’accusa è di reato di associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alla commissione di reati in ambito sessuale, ma al momento non ci sono arresti.

In particolare secondo quanto ricostruito dagli inquirenti venivano eseguite vere e proprie pratiche di indottrinamento e di lavaggio del cervello per costringere ragazze e bambine a pratiche sessuali.

La setta operava sul territorio da circa 30 anni e aveva una vera e propria organizzazione gerarchia dove gli adepti reclutavano nuove vittime e dove il capo era accerchiato da un gruppo di fedelissimi. Presenti nel gruppo anche figure del settore della psicologia che facevano ricorso a tecniche professionali per adescare le vittime. 

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