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martedì, 3 Dicembre 2024

Nosiglia: “La morte di Erika un marchio che pesa sulle coscienze”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di G.Z.

Un marchio indelebile sulle coscienze. Così l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia definisce la morte di Erika Pioletti, 38enne rimasta vittima del panico generatosi in piazza San Carlo il 3 giugno scorso. «È con grande dolore che ho appreso la morte di Erika dopo lunghi giorni di agonia, prego perché il Signore l’accolga nel suo regno di pace e di amore e prego per i suo cari» ha detto monsignor Nosiglia aggiungendo che «La morte di Erika aggrava ancora più profondamente lo scoramento del nostro animo, ma anche il giudizio già severo formulato dopo quanto è accaduto a Piazza San Carlo. La ferita al cuore stesso della città resterà come un marchio che pesa sulla nostra coscienza di cittadini e su quanti sono stati la causa diretta o indiretta degli assurdi incidenti».
«Oggi comunque non è tempo di sterili polemiche o accuse o promesse che la cosa non accadrà più. – conclude l’arcivescovo di Torino – L’inchiesta avviata farà il suo corso e trarrà le conseguenze in ordine alle gravi responsabilità di ciascuno; ora è il momento della solidarietà di tutta la città che è chiamata a stringersi attorno alla famiglia di Erika per un abbraccio fraterno a Lei e ai suoi cari, insieme alla preghiera e al ricordo incancellabile che porteremo nel nostro cuore per sempre».

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