Verrà presentata ufficialmente domani alle 12 in Via Sant’Anselmo 21, l’Associazione Commercianti, Residenti e Cittadini di via Baretti nel quartiere San Salvario di Torino. Un progetto ambizioso, nato dall’iniziativa di dodici aziende costituenti che garantiscono lavoro a 74 persone. A queste imprese si aggiungono anche gli altri esercizi commerciali e i residenti e i cittadini di via Baretti.
Presenti alla conferenza stampa per l’inagurazione anche il senatore del Pd Stefano Esposito, l’assessore al Commercio di Torino Domentico Mangone, e il consigliere comunale Pd e presidente della commissione Cultura Luca Cassiani.
L’associazione che muove così i suoi primi passi, ogni seconda domenica del mese, trasformerà via Baretti in una Social Street, organizzando feste, eventi e giochi per i più piccoli e creando occasioni di incontro e confronto tra commercianti e residenti nata come detto da un unicum di operatori commerciali che comprende ristorazione, food and beverage.
Lo scopo non è solo quello di promozione della via ma far emergere l’aspetto culturale della zona. Non solo movida a San Salvario quindi ma una risposta concreta a quei comitati di quartiere nati negli ultimi tempi che vogliono far chiudere i locali troppo rumorosi.
«Quando si parla di San Salvario si tende ad evidenziare la conflittualità. L’Associazione di via Baretti vuole dimostrare che, attraverso un dialogo propositivo tra realtà differenti, è possibile costruire qualcosa di utile per una crescita collettiva e a favore del nostro territorio, valore assoluto di bellezza che ci accomuna e vero punto di incontro di tutte le nostre esigenze» ha commentato il presidente della neo-nata Associazione, Davide Terenzio Pinto. «Quella dell’Associazione Commercianti, Residenti e Cittadini di Via Baretti è un’iniziativa unica nel suo genere – ha dichiarato Luca Cassiani, presidente della Commissione Cultura della Città di Torino – perché capace di coinvolgere, sotto un unico “brand” e per un fine collettivo, persone e settori completamente diversi. Ritengo possa essere un esempio virtuoso da esportare in altre zone della nostra città, con l’obiettivo di far convivere, in modo propositivo, residenti e commercianti», ha concluso il consigliere.