La conferenza stampa di fine anno per tirare le somme di un 2020 molto complesso è anche l’ultima che Chiara Appendino fa da sindaca. E inevitabilmente il discorso cade anche sulla sua scelta di non ricandidarsi e sul suo futuro. “La mia decisione è stata presa, comunicata e da allora è partito un percorso di cui si sta occupando il Movimento, che è quello, come ho sempre chiesto, che sì discuta dei temi della città. Il tema non è Chiara Appendino, non si parla di Appendino, Chiara Appendino ha dichiarato di non candidarsi”, precisa la sindaca a chi le chiede di un possibile ripensamento e di una candidatura per un secondo mandato se a chiederlo fosse il Movimento 5 stelle. “Si sta lavorando partendo dall’attività amministrativa di questi anni e su quello che è il programma elettorale con cui si presenterà il prossimo candidato sindaco, che immagino verrà definito entro i primi mesi dell’anno, entro febbraio. In questo percorso – conclude – è ovvio che Chiara Appendino darà il suo contributo in termini programmatici, perché ci presenteremo in continuità amministrativa rispetto a quanto fatto. Ma il Movimento, come è giusto che sia, si sta interrogando sui temi della città. Il tema non è Chiara Appendino”.
E anche sulla data delle prossime elezioni la sindaca si augura che l’emergenza sanitaria non costringa a un ritardo come fu per le amministrative della scorsa primavera: “Non dipende da me, ma spero si vada a scadenza naturale perché vorrebbe dire che la lotta alla pandemia sta procedendo bene, che abbiamo superato l’emergenza e siamo quindi nelle condizioni di tornare a una normalità che ci permetta di andare a votare”.
Venendo al bilancio di quello che è il suo ultimi anno intero da sindaca Appendino descrive il 2020 come “un anno molto complesso ma che ha visto la città capace, grazie a tutte le forze che ne fanno parte, di gestire l’emergenza e di strutturarsi per la ripartenza che speriamo possa essere nel 2021. La città si è fatta trovare pronta nel dare risposte, nell’essere solidale e sarà pronta per la ripartenza”.
Appendino parla di “tre assi portanti”: ambiente e trasporti, innovazione e lavoro, e welfare. “Abbiamo trasformato risposte emergenziali in risposte strutturali, portando avanti nello stesso tempo l’attività ordinaria che permetterà alla città di ripartire e affrontare l’emergenza con maggiore forza”. “Per la seconda volta dopo 24 anni abbiamo portato in approvazione il bilancio entro il 31 dicembre e siamo riusciti a bandire 30 milioni di lavori, di cui l’80% è già stato affidato. Questa capacità dà la concretezza di un’amministrazione efficiente ed efficace”.
Ma inevitabilmente per Appendino è anche il momento di un bilancio più generale del suo mandato: “Quello che è stato fatto in questi 4 anni e mezzo e quest’anno è un solco tracciato che ha già le basi per la ripartenza. Ci sono assetti strategici che non ho dubbio che verranno portati avanti a prescindere da chi verrà. Noi lavoreremo fino all’ultimo giorno in cui siamo in carica ogni secondo dedicandolo alla nostra città per accompagnarla fuori dall’emergenza”.