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domenica, 8 Settembre 2024

Non fate sapere alla Merkel che si è giocata Juve-Roma

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Siamo un Paese di gente strana governata da politici ancora più strani. Nella nostra agenda quotidiana di viaggio sono appuntate tutta una serie di “cosette” per la cui risoluzione attendere oltre potrebbe significare fare la fine di Schettino semmai lui si fosse comportato da capitano coraggioso affondando insieme con la sua nave. Invece del comandante della Concordia mostriamo il volto autentico.
Quello, svergognato e da impunito, che fa dire ai cugini europei: eccoli i soliti italiani. E per soliti leggasi cialtroni. Che altro dire infatti di un Parlamento dove alcuni deputati, la mattina successiva a Juventus-Roma, arrivano “sclerati” nella tribuna più importante del Paese e si comportano come se fossero in quella di uno stadio? Mozioni e dichiarazioni assortite non per affrontare l’articolo 18, il Tfr in busta, l’aumento delle pensioni, l’abbattimento degli stipendi ai parlamentari, il taglio dei fondi alla Cultura, l’invasione dei migranti insomma tutte robette da nulla che possono aspettare perché, scandalo degli scandali, bisogna intervenire subito e drasticamente contro il furto perpetrato dalla Juve ai danni della Roma. Ora, calcisticamente ragionando i motivi per discutere anche animatamente su ciò che è accaduto l’altra sera al Juventus Stadium ci sono tutti. Di fresca memoria e anche di antica: caso Turone e caso Aldair i più eclatanti e sempre a favore eri bianconeri. Ci si può schierare, da una parte e dall’altra, anche se tanto come sempre verrà fuori, come nei gialli più scontati, che l’assassino è il maggiordomo ovvero in questo caso l’arbitro Rocchi.
Ma un simile processo è buono per il bar, non per il Parlamento suvvia anche se si tira in ballo la questione della Borsa condizionata dal risultato sportivo. E dire che, ultimamente, il premier Renzi aveva intriso di sudore sette delle sue camicie bianche per convincere la Merkel che quello italiano (cioè il suo esercito di politici) non è composto da superficiali buffoni. C’è da augurarsi che la Cancelliera, seppure tifosa del Bayern, non segua il calcio di casa nostra e, per un giorno, abbia avuto il computer rotto e non sia venuta a conoscenza sulle urgenze del nostro Parlamento di tifosi…

 

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