L’estate di lotta del Movimento No Tav costringe a rafforzare i controlli in Valsusa. “Le iniziative di proteste sono seguite con la massima attenzione con un notevole dispiegamento delle forze di polizia anche con riguardo ai territori di quei comuni per ora non ricompresi nel perimetro di quelle aree dichiarate di interesse strategico nazionale” ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante un Question Time alla Camera.
“Sul piano dei dispositivi di controllo e vigilanza del cantiere di Chiomonte la Questura di Torino dispone di un rinforzo continuativo di 180 unità giornaliere – ha aggiunto – al dispositivo concorrono anche 266 militari delle forze armate dell’operazione Strade Sicure. Presso il sito di San Didero è operativo un rinforzo continuativo con l’impiego di 120 unità delle forze di polizia, e un contingente di 50 militari dell’operazioni Strade Sicure”.
“L’imponente dispositivo di sicurezza viene rafforzato in occasione di specifiche iniziative di protesta – ha sottolineato il ministro Lamorgese – dal primo al 27 luglio corrente sono stati assegnati alla sede di Torino per queste esigenze 9.356 unità di rinforzo”.
“Per i recenti episodi di contestazione violenta con danneggiamenti a strutture di cantiere sono in corso degli approfondimenti investigativi per individuare i responsabili – ha concluso il ministro – dall’inizio dell’anno le forze di polizia hanno denunciato 63 attivisti per l’illeciti nel corso delle proteste No Tav”.