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martedì, 3 Dicembre 2024

No Tav, la Procura di Genova sequestri il cantiere del Terzo Valico per la frana sul Frecciabianca

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

La frana che circa una settimana fa ha causato il deragliamento del Frecciabianca in Liguria non è frutto del “caso”. Bensì è figlia dei lavori per l’alta velocità e in particolare quelli del Terzo Valico.
Ne sono convinti gli oppositori della linea, che chiedono che il procuratore di Genova, Michele di Lecce, sequestri il cantiere.
«Diamo un consiglio al procuratore – dicono i No Tav – sequestri immediatamente il cantiere del Terzo Valico da cui è caduta la frana sul Frecciabianca, onde evitare che col passare del tempo vengono meno le prove».
«Abbiamo la sensazione – aggiungono – che in molti stiano facendo di tutto affinché della questione se ne parli sempre meno, fino a farla scivolare lentamente nel dimenticatoio».
«La versione data ad oggi è talmente lacunosa e inverosimile da non aver convinto neppure la Procura di Genova». I No Tav Terzo Valico inoltre denunciano il fatto che non esista una barriera di protezione tra il cantiere e la linea ferroviaria. Forse se questa barriera fosse esistita la frana non avrebbe fatto deragliare il treno.

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