La frana che circa una settimana fa ha causato il deragliamento del Frecciabianca in Liguria non è frutto del “caso”. Bensì è figlia dei lavori per l’alta velocità e in particolare quelli del Terzo Valico.
Ne sono convinti gli oppositori della linea, che chiedono che il procuratore di Genova, Michele di Lecce, sequestri il cantiere.
«Diamo un consiglio al procuratore – dicono i No Tav – sequestri immediatamente il cantiere del Terzo Valico da cui è caduta la frana sul Frecciabianca, onde evitare che col passare del tempo vengono meno le prove».
«Abbiamo la sensazione – aggiungono – che in molti stiano facendo di tutto affinché della questione se ne parli sempre meno, fino a farla scivolare lentamente nel dimenticatoio».
«La versione data ad oggi è talmente lacunosa e inverosimile da non aver convinto neppure la Procura di Genova». I No Tav Terzo Valico inoltre denunciano il fatto che non esista una barriera di protezione tra il cantiere e la linea ferroviaria. Forse se questa barriera fosse esistita la frana non avrebbe fatto deragliare il treno.