Continua a fare discutere la sentenza in primo grado del processo “Albachiara”, avvenuto nell’ottobre 2012. Oggi, la Procura generale presso la Cassazione ha chiesto la conferma delle 19 condanne pronunciate dalla Corte d’Appello di Torino nel processo sulla presenza della ‘Ndrangheta nel Basso Piemonte.
Gli imputati in primo grado, tra cui figura un ex consigliere comunale del Pdl ad Alessandria, erano stati assolti. Il giudice nel suo intervento, ha fatto presente che in materia di criminalità organizzata «esiste un problema giuridico» e che «la giurisprudenza non è univoca».
È giusto ricordare come quella sentenza in primo grado di tre anni fa rimase viva nella mente delle persone per la singolarità delle motivazioni dell’assoluzione totale per tutti gli imputati poiché per il Gup Massimo Scarabello, pur ammettendo l’esistenza di una cellula di ‘Ndrangheta nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, non c’erano elementi essenziali dell’organizzazione.