M5s continua a perdere i pezzi nei palazzi del potere. Dopo l’espulsione dei cinque senatori, Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino e Lorenzo Battista, ora a rischiare è Bartolomeo Pepe, sfiduciato in un’assemblea pentastellata domenica al Vomero.
Nel meetup di Napoli, il senatore, che non era presente, è stato messo sul piano dei “magnifici cinque” e ora manca solo che la rete, come è avvenuto con gli altri, mandi a casa Pepe.
Ma lui non ci sta: «Hanno approfittato di un mio impegno in Calabria, dov’ero per un convegno – spiega – mettendo la votazione all’ordine del giorno, mentre prima non c’era. Altrimenti non penso che ci sarebbero state cosi poche persone alla riunione».
«Io credo nel movimento e voglio rimanere. Non capisco “cui prodest” quest’operazione, quando c’è da fare la battaglia ai casalesi e loro complici politici», ha concluso Pepe.
Il senatore M5s va ricordato è un esperto ambientale e consulente dell’associazione medici per l’ambiente. Inoltre doveva essere nominato nella commissione d’inchiesta parlamentare Ecomafie, sul ciclo dei rifiuti. Ora come detto il suo destino sembra segnato, visto che anche negli casi i meetup locali hanno dettato la linea da seguire. Ovvero la cacciata.
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