50 microgrammi al metro cubo di micropolveri Pm10. E’ la soglia dei rilevamenti delle centraline Arpa, (Agenzia regionale per la protezione ambientale),il cui superamento insieme al numero di giorni nei quali si protrarrà, è alla base dell’immediata attivazione di misure limitative sul traffico urbano come concordato nel protocollo di bacino padano.
Di fronte a quella che è ormai vera e propria emergenza la Giunta
Comunale, su iniziativa dell’assessore all’ambiente Alberto Unia,ha
approvato un apposito piano che sarà vigente da venerdì prossimo.
Si tratta di misure, in arrivo nel capoluogo piemontese, che
rientrano nelle azioni antismog previste dall’Accordo di programma
sottoscritto il 9 giugno scorso dalle quattro maggiori regioni della
Pianura Padana e dalla stessa Città di Torino, insieme a Bologna e
Milano.
E’ questo lo sviluppo di un lavoro, avviato in estate, concertato tra
tecnici, amministratori del Comune, Regione Piemonte, associazioni di
categoria dei commercianti e la Città Metropolitana per condividere
una strategia comune.
L’applicazione del Piano regionale, una volta approvato, sarà obbligatoria per
tutti i Comuni piemontesi con popolazione superiore ai 20mila
abitanti e per i comuni che fanno parte dell’area urbana torinese.
Per contrastare livelli di smog, che permangono elevati con il protrarsi dell’assenza di pioggia che sta creando seri problemi anche a diverse produzioni agricole, la Città di Torino ha confermato le misure adottate nel corso del passato inverno. Si tratta di un sistema ora basato su “tre semafori” che prevedono il blocco diurno dei veicoli diesel fino all’Euro 4 al manifestarsi del primo livello d’emergenza (arancio), a cui si aggiungeranno i motori Euro 5 al raggiungimento del secondo livello (rosso); in entrambi i casi verrà mantenuta la finestra pomeridiana per i veicoli commerciali. Gli interventi contemplano ora anche un un terzo livello (viola) che prevede il blocco totale dei veicoli a motore, con qualsiasi alimentazione ma mantenendo le deroghe per i mezzi ecologici, al verificarsi di 20 superamenti quotidiani.
Oltre agli interventi sul traffico veicolare, sono previste misure rivolte
agli impianti di riscaldamento a biomassa, pellet e a combustione
all’aperto, applicate a partire dal 1 ottobre 2018 fino al 31 marzo
dell’anno successivo).
L’efficacia delle misure previste dal piano antismog per l’inverno 2017-18
puntano inoltre sul coinvolgimento dei cittadini con l’impegno di
raggiungere in modo tempestivo il maggior numero di persone
attraverso i mezzi di informazione.
Si tratta di un passo quanto mai importante per rendere efficaci i
provvedimenti sulla qualità dell’aria e sulla salute dei cittadini.