Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha incontrato una delegazione di lavoratori dello stabilimento Agrati di Collegno.
«Insisteremo – ha detto il ministro – perché la Agrati cambi il proprio atteggiamento. Non abbiamo strumenti coercitivi ma faremo tutto ciò che è possibile. L’impegno che abbiamo preso è continuare ad insistere fino all’ultimo secondo perché la Agrati torni sulle sue decisioni e apra un tavolo».
«Non abbiamo strumenti coercitivi, ma insisteremo fino all’ultimo secondo perché l’Agrati torni sulle sue decisioni», ha detto Poletti.
«L’impegno – conclude – che abbiamo preso è di insistere perché l’azienda cambi il proprio atteggiamento, provare a convincerli è l’unica cosa che possiamo fare, non abbiamo altri strumenti».
Ed è proprio sull’intervento del governo nella vicenda Agrati che la Fiom è intervenuta: «Sappiamo che il ministro non può impedire la chiusura di un’azienda, ma un pronunciamento forte può aiutarci», ha detto Marinella Baltera.
«Abbiamo anche chiesto al ministro di farsi portavoce delle nostre istanze con il presidente del Consiglio al quale chiederemo di essere ricevuti sabato quanto verrà Torino», ha aggiunto.
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