Uno spettro si aggira per la Sala Rossa: lo spettro del Marchese del Grillo.
Ad evocare il personaggio (realmente vissuto) del film diretto da Mario Monicelli e interpretato da Alberto Sordi, è il consigliere comunale di Torino Mimmo Caretta. Infatti l’esponente della minoranza Pd commenta con una frase, tratta dalla pellicola, ma che s’ispira ad un sonetto di Gioachino Belli, la vicenda della mozione della maggioranza che tanto ha fatto infuriare i sindacati e i lavoratori del Comune: «Io so’ io e voi non siete un c…».
«Descrive bene la situazione – dice Carretta – in Consiglio comunale ci sono dei marchesi del Grillo con il loro “noi siamo noi e voi non contate”, etc.etc.».
Quella mozione firmata da 21 consiglieri pentastellati a fine gennaio ha acceso la miccia della Santa Barbara, come racconta il consigliere Pd: «I Cinque Stelle chiedono alla sindaca e alla giunta di impegnarsi a non sottoscrivere accordi sull’accesso al sistema premiante o al beneficio contrattuale, ad esempio, alle progressioni orizzontali o agli incentivi, poco selettivi e posseduti dalla generalità dei dipendenti, con conseguente generalizzata estensione a quasi tutto il personale del beneficio contrattuale».
In sostanza, evidenzia Carretta, «vogliono dare le future progressioni orizzontali e la futura produttività solo a pochi lavoratori del Comune di Torino, fregandosene degli accordi fatti tra amministrazione e organizzazioni sindacali, impegnando la sindaca e la giunta ad evitare nel futuro, la sottoscrizione di accordi sulla corresponsione di premi di produttività basati esclusivamente su parametri correlati alla presenza in servizio, all’anzianità o altri analoghi automatismi …».
«Insomma, poco importa – continua Carretta – se sei poco presente al lavoro e se hai esperienza.
Questa mozione è uno schiaffo al lavoro e a tutti i lavoratori del Comune di Torino che con il contratto nazionale bloccato da anni e in una situazione di forte carenza di organico, mandano avanti la macchina comunale».
I sindacati, dicevamo, sono pronti alla battaglia: Cgil-Cisl-Uil hanno firmato un volantino che verrà distribuito davanti a Palazzo di Città. Inoltre chiedono un incontro con l’assessore al Personale, Sergio Rolando, che ad oggi, nonostante una richiesta presentata a dicembre, ha preferito non organizzare.
«È grave che il gruppo di maggioranza ritenga di avere come prerogativa quella di condizionare pesantemente, con un’intrusione politica senza precedenti, accordi contrattuali che possono e devono avvenire solo tra i lavoratori e amministrazione, quindi in un contesto immune dalle ingerenze partitiche», rileva il consigliere del Partito Democratico.
«Trovo strano che le organizzazioni sindacali vengano a conoscenza delle intenzioni della maggioranza solo tramite una mozione del gruppo consiliare. O forse no dato che, invano, chiedono un incontro all’assessore Rolando da più di 40 giorni», conclude Mimmo Carretta.