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sabato, 27 Luglio 2024

Come migliorare il settore costruzioni a Torino? Razzetti (Aniem): “Serve un tavolo di concertazione”

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

Ci sarà anche il vice sindaco e assessore all’Urbanistica Guido Montanari all’incontro in programma al Polo del 900 giovedì 15 marzo alle ore 18 nel corso del convegno “Agenda Urbanistica per la Torino di domani”.
Un momento importante per fare il punto e per indicare delle linee guida per risollevare il quadro occupazionale e operativo del settore costruzioni a Torino. Per superare una fase certamente non facile le associazioni di categoria delle imprese edili, riunite in Aniem Piemonte, puntano non solo a un piano di nuove costruzioni ma alla costituzione di un tavolo di concertazione che tenga conto di tutte le importanti variabili che stanno caratterizzando l’evoluzione della città. Per Marco Razzetti, presidente di Aniem «il settore dell’edilizia può portare un contributo importante al rilancio del tessuto imprenditoriale e allo sviluppo del territorio e la revisione del Piano Regolatore Generale può diventare un’opportunità per la riqualificazione di alcune aree della Città».
Su queste basi Razzetti chiede l’apertura di un serrato confronto tra associazioni e istituzioni. Un tavolo di dialogo per sviluppare al massimo la spinta legate al nuovo piano di sviluppo della Città. Un discorso che privilegia gli interventi in aree compromesse anche attraverso il metodo della demolizione e ricostruzione. «Abbiamo proposte importanti da condividere, che puntano a migliorare la qualità degli edifici in termini progettuali e costruttivi, pensando a modalità abitative che tengano conto dei mutamenti sociali in atto» conclude il presidente di Aniem Piemonte.

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