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domenica, 8 Settembre 2024

Metro 2, l’accusa delle opposizioni: “Scelte poco trasparenti”

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Continua il dibattito in Sala Rossa sul progetto della Metro 2, oggi al centro di una richiesta di comunicazioni presentata dal Partito Democratico. Proprio le opposizioni, infatti, lamentano una mancanza di chiarezza sul progetto e sul percorso e scelte poco condivise. 

“Le risposte dell’assessora sono evasive, non fanno chiarezza su un punto cruciale e dirimente, chi decide tecnologia, con conducente o automatica. Per ottenere il finanziamento, serve un progetto immediatamente cantierabile, quindi occorre decidere il tipo di tecnologia. Continuiamo a chiedere che il processo di discussione, comprese le istanze dei comuni del nord est avvenga in Consiglio e non nelle segrete stanze. Si giocano i destini della città e appalti da miliardi di euro, non solo i destini della città e i legittimi interessi di operatori economici. Cassa Depositi e Prestiti non è un’opera pia, concede denaro con interessi, ci sarebbe piaciuto maggiore trasparenza” ha commentato il capogruppo Pd Stefano Lo Russo . Mentre Aldo Curatella del Gruppo misto ha affermato che le informazioni vengono date “dai giornali e non in aula, mentre tutto il Consiglio dovrebbe essere coinvolto. Occorre discutere di questa infrastruttura non solo per tecniche di mobilità ma anche per scelte di sostenibilità ambientale, a partire dal recupero a fini energetici del calore”.

Dal canto suo l’assessora Maria Lapietra ha precisato che “Il progetto definitivo della prima tratta includerà tutte le opere civili e architettoniche, impianti necessari all’esercizio della linea, in particolare la progettazione dei sistemi ferroviari comprenderà la definizione del modello di esercizio, piano di manutenzione conseguente alla definizione del modello, il programma funzionale del deposito officina provvisorio, nonchè la conseguente progettazione del medesimo con relative opere già progettate nell’area della retrostazione di Rebaudengo.

Noi vorremmo affidare un appalto integrato di progetto esecutivo senza limitare la concorrenza, senza dare un nome e cognome all’opera. Ormai i sistemi, a differenza del passato, si sono uniformati da un punto di vista dimensionale quindi l’ampiezza dei tunnel non varia. La successiva procedura di affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dell’opera consentirà di individuare il fornitore del sistema tecnologico con quale sarà gestita la linea 2”.

Ancora, l’assessora ha precisato come è intenzione dell’amministrazione di avvalersi della collaborazione con Infrato, mentre per quanto riguarda Cassa Depositi Prestiti “collabora con Città per metropolitana sulla base del protocollo di intesa che prevede consulenza tecnica a titolo gratuito con riferimento alla progettazione della linea 2. Il protocollo non ha natura vincolante e non costituisce obbligazioni in capo alle parti. La consulenza tecnico finanziaria non implica l’impegni a richiedere finanziamenti a CDP né a CDP di concedere finanziamenti al Comune. Quindi la Città potrà reperire il finanziamento sul mercato alle condizioni disponibili secondo proprie autonome valutazioni” ha aggiunto Lapietra.

Unanime anche la risposta della maggioranza che ha accusato le opposizioni di voler perdere tempo: “Era stato il progetto dell’amministrazione precedente, se mai, ad avere limitato la linea 2 al territorio torinese. Cosa ci serve sapere già ora quale tipo di treni saranno utilizzati, questo rischierebbe di rendere inutile la gara, si vuole questo? Il sistema da utilizzare sarà studiato in fase di progettazione. Quest’opera l’abbiamo presa per i capelli, abbiamo fatto dieci riunioni di commissione e le informazioni sono sul sito. La trasparenza è massima. Le scelte saranno dettate dall’interesse comune e non per scelta politica di parte” ha detto il consigliere Roberto Malanca.

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