Nella manovra da 800 milioni di euro del ‘Riparti Piemonte’ “non è stato trovato spazio per un finanziamento, anche minimo, delle istanze presentate negli ultimi mesi”. Lo affermano gli Ordini dei medici delle province piemontesi, secondo cui le carenze del sistema denunciate nel corso degli anni “state messe drammaticamente in luce dall’emergenza sanitaria”.
La richiesta economica avanzata, ricordano gli Ordini provinciali dei Medici, era di “5 milioni da destinare alla formazione medica, lo 0,6% del totale. Nonostante siano stati fatti molti annunci in merito alla volontà di finanziare 50 borse di specializzazione, ad oggi il finanziamento è bloccato ai 15 contratti dello scorso anno, senza nessuno stanziamento ulteriore di risorse”, aggiungono i rappresentanti dei medici, che parlano di “carenza di specialisti” e di “medici del territorio”.
“L’auspicio è che prevalga il buon senso e che l’attuale giunta della Regione Piemonte riveda gli investimenti da destinarsi alla formazione medica e che agisca prontamente per l’attivazione e l’ampliamento della rete formativa ospedaliera regionale – concludono gli Ordini provinciali dei Medici – al fine di scongiurare un futuro del Piemonte senza Medici piemontesi, che fino a qualche settimana fa erano ‘Eroi’ e che oggi sono già stati dimenticati”.