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sabato, 27 Luglio 2024

Maltempo, morti e dispersi in Sardegna

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Un vero e proprio bollettino di guerra. L’isola del sole, delle vacanze, ma anche simbolo della crisi, oggi finisce sulle prime pagine per le vittime del maltempo. Il ciclone che, come sempre accade, ha anche un nome, Cleopatra, ha restituito diciassette corpi. La Sardegna è in ginocchio.
Diciotto vittime. Tredici persone hanno perso la vita solo nella provincia di Olbia, due nel nuorese, una in provincia di Oristano. Tra le vittime, fanno sapere i collaboratori del sindaco di Olbia, anche due bambini rispettivamente di due e tre anni, spazzati via insieme ai loro genitori.
Tragica fine anche per una famiglia brasiliana che abitava nel piano interrato di un edificio a Arzachena: il seminterrato si sarebbe infatti riempito di tre metri d’acqua e padre, madre e due figli rispettivamente di 16 e 20 anni sarebbero rimasti intrappolati, morendo affogati.
Immediata la risposta della politica, che con il consiglio dei ministri di questa mattina ha dichiarato lo stato di emergenza dell’isola, stanziando una somma iniziale pari a 20 milioni di euro per gli interventi necessari. Il presidente del consiglio Enrico Letta, ha definito quanto sta accadendo in Sardegna una tragedia nazionale. «Abbiamo deciso di fare subito il Cdm – ha spigato il premier – di modo da poter avere immediatamente regole per interventi più rapidi e per individuare un primo ammontare di risorse per le primissime emergenze emerse stanotte».
A rendere chiaro con numeri e dati l’effettivo stato di crisi in cui versa la Sardegna in queste ore, se mai ce ne fosse ancora bisogno, è Franco Gabrielli, a capo della protezione civile nazionale, volato a Olbia per cooperare alla messa in sicurezza dei cittadini sardi.
«Questa è una calamità naturale. In 24 ore è sceso un quantitativo di pioggia pari alle precipitazioni di sei mesi, con punte di 450 millimetri nella zona di Orgosolo (in provincia di Nuoro ndr) in 12 ore». Tutta la zona orientale dell’isola invece, spiega ancora Gabrielli, ha registrato valori tra i 250 e i 500 millimetri. «Insomma – conclude il capo della protezione civile – nessun territorio è al riparo».
Instancabili i soccorritori, al lavoro da ore per mettere al sicuro i residenti dei comuni più colpiti, tra cui si trovano: Bitti, Lula, Onani, Oliena, Macomer, Orgosolo, Orosei, Gastelli, Dorgali e Nuoro città. Sulla strada Nuoro-Oliena sono crollati i ponti a Norgheri e nuraghe di Badu e Chercu e sulla Nuoro-Orgosolo è crollato il ponte presso la diga in costruzione di Cumbidanovu a Orgosolo.
Ad ora gli interventi portati a temine dalle sezioni locali dei vigili del fuoco sono oltre 600, e quattro sezioni operative provenienti da Toscana e Lazio sono partite nelle scorse ore per aiutare nelle operazioni di soccorso.
Alessandra Del Zotto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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