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domenica, 8 Settembre 2024

Le soluzioni migliori per le tue spese

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Che la vita la giorno d’oggi costa caro non è solo un modo di dire, ma una considerazione reale. Chiunque si trova a gestire il bilancio familiare e i propri risparmi sa quanto le piccole o grandi spese quotidiane, quelle a cui non si può rinunciare, incidano sull’andamento delle proprie finanze. Se a queste si aggiungono poi gli imprevisti a cui bisogna porre soluzione la questione diventa davvero complessa. 

Inoltre, lo sappiamo bene tutti, il 2020 ha rappresentato un anno complicato e difficile. La pandemia da Covid, oltre alle drammatico conseguenze da un punto di vista sanitario, ha inciso anche sulle finanze, rendendo più instabile il mondo del lavoro e più difficile mettere da parte qualche soldo. 

Così capita di non avere da parte quel gruzzoletto che consente di affrontare spese irrimandabili o anche solo togliersi qualche sfizio.

Ecco perchè sempre più persone scelgono di far ricorso a prestiti o finanziamenti che diano loro la liquidità necessaria in quel momento. I dati diffusi dalla Banca d’Italia parlano di un aumento del 4,5 per cento dei finanziamenti nel corso del 2020 ma la tendenza per il 2021 sembra in ulteriore rialzo, addirittura si ipotizza che tra Covid e conseguente crisi ad aver bisogno di un prestito siano il 20 per cento in più di italiani. 

Ovviamente quando ci si rivolge al mondo bancarie e finanziario alla ricerca di liquidità bisogna anche sapersi orientare tra numerose proposte e offerte e riuscire a scegliere quella che fa per sé. Per esempio, un’ottima soluzione potrebbe essere la cessione del quinto. In questo caso, infatti, il prestito viene concesso attraverso il prelievo di una parte di stipendio o pensione. 

Ovvero, come garanzia si esibisce busta paga o cedolino della cassa pensionistica e viene erogata una cifra che verrà restituita con trattenuta di una parte di stipendio o pensione ogni mese. 

L’importo che si potrà chiedere può variare da un minimo di 3000 a un massimo di 72mila euro, ma con alcuni vincoli legati all’età, perchè bisogna completare la restituzione entro i 75 anni, e al reddito. Infatti, la cessione del quinto non può superare il 20 per cento del netto in busta paga o cedolino pensionistico. E la stessa percentuale verrà applicata sul calcolo della quota complessiva. 

Tra i vantaggi di questa forma di finanziamento vi è la praticità: infatti, la documentazione richiesta per attivare la pratica è semplicemente una busta paga corrente o l’equivalente per i pensionati. E anche per la restituzione della rata mensile si potrà scegliere che sia direttamente il datore di lavoro o l’ente pensionistico a detrarre la quota spettante dalla busta paga, ricevendo solo la cifra di cui si ha diritto, con maggior facilità per la pianificazione del proprio budget. 

Dunque, perchè rinunciare ai propri desideri se si può avere i soldi necessari con poche facili mosse? 

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