Matteo Renzi ha annunciato la sua nuova squadra. Il neosegretario del Pd, come promesso, non ha perso tempo e in conferenza stampa da Roma ha fatto i nomi di quelli che saranno i suoi collaboratori. Un incontro, a Montecitorio, che è stato introdotto dal segretario uscente Guglielmo Epifani, che ha comunicato che i votanti sono stati in tutto «2 milioni e 900». Poi ha preso la parola il sindaco di Firenze. «Nell’autonomia del mio ruolo ho chiesto a 12 persone di darmi una mano nella segreteria: cinque uomini e sette donne. Sulla base del noto principio per cui le pari opportunità non vanno bene, ce ne vuole una in più» ha detto.
Una squadra di giovani, come Renzi aveva preannunciato. Nessuna sorpresa sul ruolo di responsabile dell’organizzazione, che va a Luca Lotti, capo del gabinetto di Firenze e membro della Commissione Difesa. All’economia va Filippo Taddei, agli enti locali Stefano Bonaccini, alla comunicazione Francesco Nicodemo; welfare e scuola sono assegnati a Davide Faraone. Le donne, in maggioranza, non sono quelle che ci si aspettava: Maria Elena Boschi va alle riforme, Marianna Madia al lavoro, Federica Mogherini all’Europa, Deborah Serrachini alle infrastrutture, Chiara Braga, all’ambiente, Alessia Morani alla giustizia, Pina Picierno a legalità e sud. Il portavoce della segreteria è Lorenzo Guerini.
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