Niente da fare. La nuova Ztl e il centro con ingresso a pagamento non piace ai commercianti e alle imprese. Lo dimostrano i dati forniti da Ascom Confcommercio: sette imprenditori su dieci del terziario sono convinti che il progetto targato Chiara Appendino e assessora Maria Lapietra non porterà benefici a Torino.
Un’impresa su tre – in particolare tra quelle del commercio – teme un calo del flusso della clientela e una riduzione dei ricavi. I dati, come detto, sono frutto di una ricerca sulle imprese del terziario della provincia di Torino realizzata da Ascom Confcommercio in collaborazione con Format Research.
C’è però chi è pronto a cambiare opinione: un terzo delle imprese, ma solo a certe condizioni, in cima la riduzione del costo del ticket di ingresso per i veicoli.
Per il 30% delle imprese che invece ritengono la nuova Ztl una buona idea, la metà indica la riduzione del traffico in centro come principale punto di forza, quindi il contenimento dell’inquinamento.
Nel 70% che ha dubbi, la metà teme una situazione di svantaggio dal punto di vista commerciale per gli esercenti che operano nel centro storico.
«La nuova Ztl – commenta Carlo Alberto Carpignano, direttore Ascom Confcommercio Torino e provincia – non è solo un problema del commercianti del centro, ma di tutto il territorio. Per questo abbiamo voluto estendere la nostra analisi non solo ai negozi, ma anche alle imprese della logistica, dei trasporti, commerciali: il tema ambientale riguarda tutta la provincia, perché il tema che una macchina debba fare più strada implica più inquinamento».