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giovedì, 24 Ottobre 2024

Le criptovalute sono davvero la rivoluzione monetaria del nuovo millennio?

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Mai come in questi ultimi tempi si parla tanto di criptovalute. I grandi balzi di mercato che queste monete virtuali hanno avuto negli ultimi tempi hanno fatto drizzare le antenne degli investitori, quelli più esperti ma anche chi è alla ricerca di un facile modo per investire in sicurezza. 

L’ascese delle criptovalute, e tra queste in particolare il Bitcoin, è avvenuta in poco tempo. Nate sulla fine del primo decennio del 2000 in circa dieci anni sono passate da cenerentole a regine della borsa, stupendo tutti e facendo ricredere anche gli scettici sul fatto che potessero raggiungere grandi quotazioni e alti guadagni. 

Ecco perchè in tanti stanno provando a investire in queste monete virtuali affidandosi a strumenti come Ethereum Code, un portale in cui una volta iscritti si sarà aiutati dalle più moderne tecnologie come un sofisticato algoritmo per valutare quali siano le migliori scelte per investire e ottenere i risultati che si desiderano a seconda anche della propria propensione al rischio. 

Le testimonianze di persone che in questi anni si sono arricchite grazie ai Bitcoin sono numerose e la migliore conferma che vale la pena investire in criptovalute. 

Negli ultimi tempi, complice anche le quotazioni più alte di sempre, il dibattito sul futuro di queste valute si è acceso nuovamente. C’è chi continua a essere scettico e credere che il mondo dei Bitcoin sia solo una bolla speculativa che potrebbe sgonfiarsi improvvisamente. Ma in realtà, molti sviluppi recenti dimostrerebbero il contrario. A partire dall’interesse che grandi investitori, come Tesla ad esempio, hanno nei confronti dei Bitcoin, arrivando a scegliere di investire in queste valute. 

Tra le principali reticenze nei confronti delle criptovalute vi è la tecnologia stessa che ne è alla base. Infatti, a differenza delle monete che potremmo definire tradizionali le criptovalute non esistono davvero, non ci sono banconote o centesimi, né sono collegate a banche centrali. Insomma, esistono solo grazie al blockchain e si possono scambiare grazie alla tecnologia peer-to-peer. Motivo che ha portato alcuni a sostenere che siano più volatili e anche insicuri. In realtà, nulla di questo è provato anzi proprio le loro caratteristiche rappresenterebbero un punto di forza rispetto alle valute tradizionali ancorate ai mercati. 

D’altronde proviamo a pensare a come era il mondo 20 anni fa: internet, smartphone e altre tecnologie digitali non esistevano e anche quando nacquero ci fu chi le guardò con molta diffidenza. Tuttavia, in modo dirompente si sono imposte e hanno radicalmente modificato la nostra vita quotidiana e le nostre abitudini personali e lavorative. Chissà che lo stesso non possa accedere, in breve tempo, anche con le criptovalute che potranno diventare un vero e proprio sistema di scambio e pagamento a livello planetario. 

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