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sabato, 27 Luglio 2024

La Tari scade oggi ma c'è chi aspetta ancora la bolletta

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

A chiunque sia capitato di andare in banca nella giornata di oggi avrà trovato code interminabili agli sportelli. Già, perchè il 10 dicembre scade la seconda rata della Tari, la tassa comunale sulla raccolta rifiuti.
Un appuntamento che molti torinesi si saranno segnati sul calendario visto che il mancato pagamento comporta multe salatissime, con un aumento del 30 percento dell’importo totale più gli interessi di mora.
Peccato che sono tante le famiglie che non hanno ancora ricevuto il bollettino per il pagamento. A sottolinearlo è Silvio Magliano, consigliere comunale del Nuovo Centro Destra, che precisa anche che i più fortunati lo hanno trovato nella cassetta della posta solo pochi giorni fa e ora sono costretti a una spesa praticamente imprevista.
La colpa del disguido non sarebbe però del Comune ma dell’operatore incaricato alla distribuzione delle missive che non ha distribuito le lettere per tempo.
Ma i problemi non finiscono qui. Infatti, anche chi ha ricevuto la lettera e vuole provvedere al pagamento deve fare i conti con modalità per nulla chiare. L’unica forma per versare la rata è quella dell’F24 che si trova allegato alla busta e che «in molti casi è un foglio di carta azzurrino semisconosciuto», spiega Magliano. In più se si volesse qualche informazione via internet ci si avventura in una navigazione difficile: «la scadenza resta e l’importo assai pesante delle sanzioni anche, annidati entrambi in una sezione molto nascosta del sito del Comune, nella sezione dedicata alla IUC: arrivarci, anche per utenti abbastanza esperti, non è banale. Le informazioni, necessarie e fondamentali in questo marasma di tariffe, non sono facilmente accessibili, per contro è facilissimo accedere, dalla home della sezione tributi del sito del Comune, alla pagina dedicata alla vecchia Tares, edizione 2013: inutile e fuorviante».
Per questo Magliano ha presentato un’interpellanza in cui si chiede al sindaco Piero Fassino e all’assessore al Bilancio Gianguido Passoni ragioni di questo disguido. Mentre i cittadini corrono i banca per evitare le sanzioni. Almeno quelli che hanno ricevuto la busta.

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