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domenica, 8 Settembre 2024

La Mole blu e gialle e gli ucraini torinesi in piazza contro la guerra 

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Anche Torino si illumina per l’Ucraina. Questa sera, a partire dalle ore 19, la Mole Antonelliana, simbolo della città, sarà illuminata di giallo e azzurro, i colori della bandiera nazionale ucraina. Un gesto per esprimere la solidarietà della Città a Kiev. 

A Torino sono oltre novecento gli ucraini. Studiano e lavorano in città, ma nel loro Paese d’origine, da oggi sotto l’attacco della Russia, vivono ancora i familiari, la maggior parte a Kiev e Odessa. “Putin sta bombardano sulle teste dei bambini e nessuno sta facendo nulla per difenderci”, sostengono.
“Mia sorella mi ha detto che sta bene, anche se stanno succedendo cose terribili – spiega Svetlana – riesco a comunicare con lei, ma non è facile”. C’è preoccupazione, ma anche tanta rabbia tra gli ucraini torinesi. “Noi non vogliamo la guerra ma democrazia e libertà”, conclude Svetlana.
Denis racconta di un suo amico che è stato richiamato nell’esercito: “Oggi mi ha raccontato che ha visto cadere una bomba proprio vicino a lui”. “I Russi dicono che l’Europa è cattiva, ma poi mandano i figli qui a studiare e vengono a fare shopping”, osserva Ana. “I miei non hanno paura e mi hanno detto che sono pronti a combattere – afferma Anastasia, che ha lasciato in Ucraina la madre e la sorella – Anche noi siamo pronti a combattere e morire per la Patria”. Accanto a Anastasia una ragazza con gli occhi gonfi dal pianto chiede che Putin venga fermato subito, perché “noi siamo il cuscinetto dell’Europa. Se cadiamo noi, poi toccherà a voi”.

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