La conferenza con Chiara Aztori non si svolgerà più. Dopo le polemiche nate in seguite l’annuncio dell’incontro con l’infettivologa sul tema della famiglia tradizionale e l’omosessualità, l’istituto cattolico “Faa di Bruno” ha deciso di fare un passo indietro.
Viste le posizioni della Aztori, Marco Grimaldi e Michele Curto, consiglieri comunali di Sel, avevano chiesto un intervento del primo cittadino, anche perché la Faa prende, in quanto scuola paritaria, dei fondi pubblici. Il taglio della conferenza, secondo Curto e Grimaldi, era chiaramente omofobico.
«La dottoressa Chiara Aztori specialista in malattie infettive una sostenitrice delle “terapie riparative”, ovvero della reversibilità dell’orientamento sessuale attraverso cure fondate sul convincimento psicologico – aveva spiegato Marco Grimaldi – Si tratta di “terapie” sconfessate da tutta la comunità scientifica, ed espressamente vietate anche in Italia da parte degli Ordini professionali dei medici e degli psicologi».
Dopo la sospensione è intervenuta con una nota la Diocesi torinese, attraverso una nota. «Un pluralismo autentico richiede il rispetto di ogni persona e il dialogo franco e sereno sulle idee – si legge nel comunicato – in un contesto dove a nessuno sia consentito di esercitare censure preventive».
«Per sottolineare la volontà di non alimentare contrapposizioni artificiose e strumentali – dicono dalla Diocesi – è da apprezzarsi anche la decisione dell’Istituto di sospendere l’iniziativa, mantenendo invece ben fermo l’impegno a continuare la riflessione e l’approfondimento dell’informazione intorno ai temi della persona, della coppia, della famiglia. Queste realtà sono infatti riferimenti centrali della vita cristiana e la scuola cattolica ha il diritto dovere di educare ai valori fondamentali di questa visione umana e cristiana secondo la legge naturale illuminata dalla Parola di Dio e dall’insegnamento della Chiesa».
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