Le condizioni di salute di Kim Jong-Un continuano ad essere avvolte nel mistero, anche se da questo pomeriggio da più fonti si parla di decesso.
Il 36enne dittatore coreano sarebbe morto dopo un intervento chirurgico. I primi a dare notizia i siti sudcoreani, ma la conferma arriverebbe proprio dalla mancanza di smentite da parte del governo della Corea del Nord.
Intano la Cina ha inviato in Corea del Nord una delegazione guidata da un funzionario senior dell’ International Liaison Department del Partito comunista, la struttura che vanta i legami più stretti con lo storico alleato, e comprensiva di esperti medici, nel mezzo delle indiscrezioni contraddittorie sullo stato di salute del leader Kim Jong-un.
Lo riporta l’agenzia Reuters che, sul suo sito, ricostruisce quanto appreso da diverse fonti: il team sarebbe partito giovedì in una missione il cui significato non è chiaro se da sia da collegare ai presunti problemi del leader supremo.
Il Daily NK, sito web di Seul ben informato sulle vicende di Pyongyang, aveva riportato martedì che il 12 aprile Kim sarebbe stato sottoposto a intervento chirurgico cardiovascolare a causa dei problemi di salute cronici e che sarebbe in fase di recupero in una villa sul monte Kumgang.
Subito dopo la Cnn aveva riferito che l’intelligence Usa aveva acceso un faro con Kim indicato “in grave pericolo”. Quanto basta per moltiplicare le voci sulla sua sorte, coprendo l’intero spettro delle ipotesi, decesso inclus