Una ordinaria mattinata di follia. È successo stamattina in centro, quando un gruppo di tifosi del Copenaghen, che si trovavano a Torino per assistere al match di stasera di Champions League contro la Juventus, stava facendo colazione in un bar del capoluogo. Il gruppo è stato assalito da 5-7 italiani che hanno iniziato a malmenarli con calci, pugni e addirittura un coltello. Due di loro, una ragazza e un ragazzo, sono rimasti feriti nella colluttazione: la donna alla spalla, mentre l’uomo presenta un profondo taglio sulla schiena.
L’aggressione è stata fulminea, tanto che il proprietario del bar è riuscito a correre in aiuto dei ragazzi danesi solo a fatto già avvenuto, visibilmente scosso e profondamente dispiaciuto per quanto avvenuto nel suo locale.
L’ipotesi più probabile è che siano stati aggrediti da alcuni supporters juventini, visto che i danesi indossavano la sciarpe e giacche con i colori del Copenaghen. «È stato tutto così veloce – ricorda uno di loro, Kristoffer Østergaard – che non siamo nemmeno riusciti a renderci conto di quanto è successo. Ma pensiamo che c’entri con quello che indossavamo». Due di loro, scioccati, hanno deciso di tornare immediatamente in Danimarca, mentre il ragazzo ferito alla schiena ha optato per restare comunque ad assistere al match contro la Juventus.
Il fatto non è stato denunciato alla polizia, né i ragazzi sono andati a farsi medicare al pronto soccorso. «Abbiamo pensato di andare alla polizia, ma non avremmo saputo fornire elementi utili, siamo riusciti a malapena a vederli – raccontano – Non siamo venuti in Italia per passare la giornata al pronto soccorso, sappiano quanto possa volerci. Siamo venuti per divertirci e goderci la permanenza. Ho girato mezza Europa, non mi era mai capitato nulla di simile».
Al momento la Digos della questura di Torino, che sta lavorando in stretta collaborazione con i colleghi danesi presenti in città, fa sapere di non essere ancora riuscita a trovare riscontri di questa aggressione proprio per la mancanza di chiamate alle forze dell’ordine o al pronto soccorso, e che la polizia danese non ha ancora identificato la vittima. Continuano comunque le indagini e gli accertamenti.
Quello che rimane di questa giornata di follia è ancora una volta il comportamento di alcuni sedicenti tifosi, che a quanto pare non hanno ancora capito lo spirito di fratellanza che dovrebbe accomunare gli amanti dello sport.
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