La Procura di Torino ha chiesto la condanna a un mese di reclusione per uno dei leader storici del movimento che si oppone al Tav, Alberto Perino, per invasione di terreni.
I fatti contestati risalgono al 12 gennaio del 2010 quando l’attivista insieme con altre persone avrebbe protestato contro i lavori al cantiere valsusino per la costruzione di quella che è ormai stata battezzata la grande opera inutile, la linea ad alta velocità Torino-Lione.
Insieme a Perino, la stessa condanna è stata chiesta dall’accusa per nove imputati, per un altro invece i pm chiedono tre mesi.
Immediate le reazioni: gli esponenti piemontesi del Movimento Cinque Stelle, Davide Bono e i parlamentari Marco Scibona, Alberto Airola, Laura Castelli, Ivan Della Valle, hanno espresso la loro solidarietà al noto volto No Tav: «persona onesta dalla quale abbiamo tanto imparato e ancora abbiamo molto da imparare».
«Porteremo avanti la nostra battaglia – affermano i pentastellati – per opporci a questa grande opera inutile, dannosa e costosissima, fieri di fare entrare nelle sedi istituzionali le giuste ragioni di una popolazione che resiste pacificamente da lungo tempo».
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