“La virata è una manovra che permette alla barca di cambiare direzione (cambiare mura) e posizionarsi su una rotta perpendicolare alla rotta che si stava percorrendo prima della virata passando con la prua nel vento. La virata è una manovra fondamentale per raggiungere un oggetto che è controvento a noi, difatti permette alla nostra imbarcazione di risalire il vento”.
Ora, non sappiamo se Matteo Renzi sia un provetto marinaio o se da semplice ragazzo di campagna, come ama definirsi con innocente civetteria, abbia cominciato a capire da che parte spira il vento, sospinto dalle ripetute batoste subite (referendum e regionali siciliane).
Di certo, dal palco del Lingotto ha inaugurato con una virata la sua regata elettorale, puntando verso lidi più rassicuranti (e credibili) come si è rivelata essere la figura del presidente del consiglio Paolo Gentiloni. A Torino, città laboratorio per antonomasia, è nato il TanDem. Si tratta di vedere se sarà vincente e soprattutto chi occuperà il posto anteriore.
Già stare in due su una poltrona non è agevole, figuriamoci su un sellino.
Il TanDem
