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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Il ricordo di Ugo Pecchioli di Franco Berlanda

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Franco Berlanda
Alla presenza del sindaco Fassino è stato oggi inaugurato in onore dell’espansione nord della Città un nuovo giardino pubblico, che è stato dedicato a Ugo Pecchioli già consigliere comunale, deputato, senatore e membro della segreteria con Enrico Berlinguer.
Ugo Peccioli è stato un comandante partigiano e sin da giovane era legato ai movimenti antifascisti e alle manifestazioni contro la guerra. Nel 1944 ha preso parte alla costituzione ed ai combattimenti nella repubblica di Cogne che costituì il nucleo militare politico della regione valdostana. Ed operò al rafforzamento delle divisioni garibaldine delle valli di Lanzo e del canavese in particolare molto difficili a causa delle difficoltà derivate dagli ordini del comando sotto la direttiva di Alessandria. La sottoparte del nucleo di comando contò, come certificò Gianni Dolino, 610 caduti.
I caduti degli ultimi giorni degli scontri militari per la liberazione prima di Cuorgnè e poi per la liberazione di Torino, si possono osservare sulle targhe sulle lapidi appese sui muri della città. Così caserme, luoghi di torture, centrali di comunicazioni e tanti prigionieri sono stati il risultato di questi scontri durissimi per raggiungere la vittoria.
Riapparso alla vita civile, Ugo Pecchioli, ricominciò subito un’attività politica completa che sia in Piemonte, poi a Torino come da consigliere comunale, per essere poi deputato e senatore e sempre con compiti importanti fino ad operare a stretto contatto con Enrico Berliguer. Pecchioli assunse il più complesso rapporto politico durante la prigionia e poi al momento dell’assassinio dell’onorevole Moro.
Oggi a Torino, vediamo un’opera civile che migliora l’ambiente, ma soprattutto un supporto visivo che costituisce la rimembranza e la riconoscenza della nostra Patria e della nostra Nazione per chi l’ha seguita fino alla morte, motivo fondamentale della nostra società. Ed è certamente opportuna la scelta che ha fatto l’amministrazione comunale di dedicare uno spazio verde, come già scelsero di fare i nostri anziani con il parco della Rimembranza, ad ogni caduto un albero e la targa con il proprio nome per ricordarlo ai suoi successori.

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