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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Il Pd piemontese scrive a Letta contro i vitalizi

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I consiglieri regionali Pd chiedono al governo di promuovere presso la Corte Costituzionale una questione di legittimità costituzionale. Con una letterra del capogruppo Pd in consiglio regionale Aldo Reschigna, indirizzata al presidente Enrico Letta, viene messo in discussione l’articolo della finanziaria 2014, approvato venerdi scorso, che autorizza i consiglieri a ritirare tutti i contributi versati nelle passate legislature per il vitalizio fatto passare dalla giunta per salvarsi la pensione in caso cada il mandato di Cota, viste le turbolenze che lo stanno affliggendo.
Nella lettera si ricorda come, alla luce della sentenza del Tar sull’annullamento della proclamazione degli eletti, il Consiglio regionale ‘«assume prudenzialmente il ruolo di organo di amministrazione temporanea, limitatamente al compimento degli atti indifferibili e urgenti».
Per il capogrupo pd del Piemonte sottolienea come sull’articolo di legge sui vitalizi non c è indefferibilità in quanto «l’atto adottato non risponde ad alcune prescrizione di legge che ne richieda l’adozione entro termini temporali definiti».
«Sulla norma che prevede per i consiglieri regionali la possibilità di rinunciare al vitalizio, non starò certo a farmi triturare dal teatrino mediatico». Il governatore del Piemonte Roberto Cota interviene così sulle polemiche successive all’approvazione della norma sui vitalizi dei consiglieri regionali. «Ho già detto – spiega – che giudico la presentazione dell’emendamento un errore dal punto di vista dell’opportunità, un favore per chi vuole strumentalizzare, e sono in tanti». «Visto che non si parla mai del contenuto della norma e si fanno inutili schermaglie nei talk show, dico chiaramente – conclude – che o mi dimostrano inoppugnabilmente i risparmi che da questa norma derivano o presentero’ io stesso una proposta di legge abrogativa, ponendo la questione di fiducia».
Moreno D’Angelo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 
 
 

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