Continua a confermarsi una delle università più ambite il Politecnico di Torino che conta ben 13mila preiscrizioni per Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione all’incirca lo stesso numero dell’anno scorso, anche se ci sono state due sessioni di test in meno, a marzo e aprile, sospese a causa della pandemia.
Cambia invece la provenienza geografica degli iscritti: gli studenti del Piemonte rappresentano ora il 50% mentre l’anno scorso il 60% dei pre-immatricolati erano di altre regioni o provenienti dall’estero. La quota degli stranieri resta stabile, con Turchia, Iran e Cina i paesi più rappresentati.
“Siamo molto soddisfatti di questi dati, in controtendenza rispetto a quanto sta succedendo in altri Atenei italiani e rispetto a certe previsioni poco ottimiste sulla volontà dei giovani di investire nel proprio futuro. – commenta il Rettore, Guido Saracco – Il numero di iscritti ai nostri test dimostra invece che, anche se con modalità diverse e nuove, sicuramente i ragazzi e le ragazze sono fermamente convinti che una formazione di qualità sarà importante negli anni a venire e riconoscono nel Politecnico un Ateneo serio, che ha fatto fronte alla crisi sanitaria in modo efficace e che nei prossimi mesi continuerà a fornire una formazione di alto livello, riportando la didattica in presenza, ma garantendo a tutti la possibilità di seguire le lezioni”.