di Bernardo Basilici Menini
Un lungo progetto per trasformare uno spazio della Torino del passato a quella del futuro. Le Officine grandi riparazioni, un tempo spazio per riparare i treni, procedono verso la loro trasformazione finale e oggi al teatro Carignano di Torino è stato presentato ufficialmente il progetto finale dalla fondazione Crt, che ha stanziato 90 milioni di euro per la riqualificazione.
Gli spazi, che verranno inaugurati il prossimo 30 settembre, saranno destinati sia al fronte dello sviluppo tecnologico che a quello culturale, con sedi di start up e iniziative di rilevanza internazionali. 35 mila metri quadri per un laboratorio di creatività e innovazione.
Il presidente della fondazione Crt Giovanni Quaglia ha espresso il desiderio che le Officine grandi riparazioni «diventino uno strumento non solo di Fondazione Crt, ma un luogo aperto a tutte le realtà significative per rendere un servizio in termini di innovazione, conoscenza alla città. Vogliamo far diventare le Ogr il punto di riferimento di una città che si innova, con delle collaborazioni a livello internazionali».
Per le due settimane dopo l’apertura sono previsti concerti ed eventi internazionali, secondo quanto spiegato da Nicola Ricciardi, direttore artistico delle Officine: «Stiamo progettando attività fino al 2019, che sveleremo di volta in volta fino a settembre. Vogliamo trasformare le Ogr in cassa di risonanza delle eccellenze della città contaminandole tra loro e con altre realtà internazionali».
«E’ stato un lavoro difficilissimo – ha concluso poi Quaglia – complesso, ma non per cattiva volontà. E’ un’opera che ha coinvolto i tre sindaci Chiamparino, Fassino e Appendino, ed e’ anche un’opera che dimostra che a Torino si può fare squadra per creare realtà’ internazionali».