“Non passa giorno senza che Cirio appaia sui giornali per lamentarsi di qualche mancanza che impedirebbe al Piemonte di raggiungere finalmente le 20 mila somministrazioni quotidiane che avrebbe dovuto conseguire entro il 31 marzo, un obiettivo non certo particolarmente sfidante ma che il Piemonte non è riuscito ancora a centrare. Per il Presidente l’annuncio su giornali e social è il pane quotidiano, ieri ha rilanciato che entro sette giorni il Piemonte effettuerà 30 mila vaccini al giorno; chissà se qualcuno della sua lunga catena di comando sanitario oggi offrirà di più”– si domanda Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
“La verità è che le vaccinazioni nella nostra Regione procedono a rilento e nei nostri magazzini giacciono 430mila dosi di vaccino e non solo: questa mattina siamo stati sommersi dalle segnalazioni di persone appartenenti alla fascia d’età 60-69 che hanno tentato invano di aderire alla campagna di vaccinazione: ‘Non è stato possibile inviare i dati. Si prega di riprovare’ è il messaggio che per molte ore è apparso a chi voleva prenotarsi. Il problema” – ancora Grimaldi – “è che i disguidi tecnici sono comunque risolvibili, mentre quelli strutturali no. Attendiamo con trepidazione di scoprire su chi questa volta il Presidente Cirio scaricherà le colpe di una campagna vaccinale che prosegue a rilento”.
“Da tempo chiediamo che l’Assessore Icardi relazioni in Aula sull’andamento della campagna vaccinale nella nostra Regione, ma fino oggi si è sottratto; gli 80enni vaccinati con almeno la prima dose sono solo il 70% e il 15 aprile è dietro l’angolo. Vogliamo capire” – conclude Grimaldi – “perché la vaccinazione in Piemonte, partita bene, sta proseguendo malissimo”.