11.3 C
Torino
giovedì, 24 Ottobre 2024

Gli Orti Urbani di Falchera: la rinascita che parte dal pollice verde

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Scritto da Michele Paolino
Falchera è da sempre considerata una città nella città, un pezzo di periferia vivace, una repubblica autonoma e al tempo stesso ben inserita nel tessuto metropolitano, dove lo spirito identitario e di appartenenza ha sempre rappresentato un punto di forza per ogni suo abitante.
Fin dalla sua fondazione, nata dal concorso internazionale dei migliori architetti degli Anni ’50, Falchera porta nel suo DNA un tratto creativo, quello che in questi anni ha avuto la capacità di adattarsi ai cambiamenti e anzi di rappresentarne una specie di scatola della memoria per quanto riguarda le trasformazioni urbane che hanno riguardato la città nell’ultimo mezzo secolo, innovando per di più anche il suo modo di affrontare le problematiche amministrative e sociali.
Oggi, questo micro mondo in continuo movimento, ha aggiunto un altro tassello alla sua recente biografia, assistendo al rinascere di una nuova comunità, quella rappresentata dagli orti urbani, che proprio qui in questo quartiere, hanno avuto la loro radice storica, tanto da diventare prima che fenomeno collettivo, un oggetto di studio urbanistico e antropologico a livello locale e nazionale.
Molti di coloro che se ne occupano, si possono definire ortolani esperti, vere e proprie autorità di questo tipo di occupazione, altri invece sono sicuramente più giovani ma con tanta voglia di imparare e in ogni caso apportatori di una nuova linfa assolutamente necessaria; di fatto entrambe le categorie, si possono dirsi figlie di una nuova coscienza ecologica e urbana che trae coesione e spirito si gruppo proprio dalla comune passione per la terra e per i suoi frutti.
Ad ognuno di loro è stata affidata una chiave che apre la porta della loro casetta innovativa, fatta in cemento e ridipinta con colori caldi e accoglienti, dove poter riporre i propri attrezzi a fine giornata; un vero proprio vanto da poter esibire con tutti gli altri ortolani della città.
Quella chiave però rappresenta in prima battuta, questo e anche molto altro.
Infatti, oltre a permettere ad accedere al proprio fazzoletto verde è soprattutto l’affermazione di un presidio territoriale quotidiano che attraverso la cura materiale, diretta e continuativa del bene comune governa in modo spontaneo e naturale – mai aggettivo fu più appropriato – due temi fondamentali del nostro tempo: la sicurezza e il controllo del territorio.
La Circoscrizione 6 questa volta si aggiudica un primato positivo, frutto di un lungo impegno e di un percorso partecipato con tutti i cittadini ovvero quello di circoscrizione con il più alto numero di orti urbani, considerati tra i più innovativi ed esteticamente all’avanguardia.
Gli orti inoltre si inseriscono in un progetto più ampio legato alla riqualificazione dei laghetti di Falchera, una vera e propria oasi naturale calata nel cuore della città, che a breve vedrà anch’essa la fine dei lavori con la speranza che diventi un polo d’attrazione per tutti non solo per chi vive in questa zona.
Un progetto che ha visto avvicendarsi più amministrazioni a lavorarci sopra con tenacia, anno dopo anno, e che oggi ha passato finalmente il testimone ai veri protagonisti che avranno l’importante ruolo di prendersi in carico e seguire da vicino questo importante patrimonio, tenendo ben presente un unico credo: il miglior modo per rendere davvero sicuro un luogo è viverlo e viverlo insieme.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano