In linea con i provvedimenti sul proprio suolo nazionale che puntano a disincentivare la circolazione di veicoli ad alte emissioni di Co2, con tasse progressive, fino a 10.500 euro, già oltre i 117 grammi per chilometro, Parigi chiede di penalizzare il traffico pesante, e più inquinante, sotto il traforo del Frejus.
In occasione dell’ultima Commissione intergovernativa sul tunnel autostradale, la delegazione francese ha chiesto lo stop ai mezzi pesanti Euro 4 oltre la soglia del 2 per cento sul totale dei transiti e a partire dal 1 aprile di un sovrapedaggio del 5 per cento.
Secondo la delegazione italiana la data è troppo ravvicinata e ha chiesto su sollecitazione della Regione Piemonte tempo e un supplemento di discussione “per poter informare correttamente le associazioni di categoria, richiedendo (come già avvenuto per gli Euro 3) l’istituzione di un tavolo tecnico”.
«Occorre valutare la percentuale minima sui volumi totali e rivedere la data di effettiva applicazione della sovrattassa per non penalizzare eccessivamente le nostre imprese – afferma l’assessore ai Trasporti della Regione Francesco Balocco – La vicenda evidenzia ancora una volta come sia indispensabile procedere con la realizzazione della Torino-Lione per dare un’alternativa ecologica e sostenibile al trasporto delle merci su gomma».
Per il Movimento Cinque stelle è un’occasione mancata: «Con la proposta avanzata dalla Francia – afferma il consigliere regionale Giorgio Bertola – il Piemonte ha la possibilità di fare qualcosa di concreto per l’ambiente. E farlo subito, non fra 20 o 30 anni. La risposta della Regione Piemonte è grave, figlia di vecchie logiche politiche e non all’altezza delle sfide del futuro. Proprio in questi giorni si è aperta la conferenza climatica COP 24 con un drammatico appello sul futuro del mondo e intanto da noi Chiamparino si oppone ad adottare una misura minima per disincentivare il trasporto su gomma».
Dal Frejus passano circa 1,7 milioni di veicoli l’anno, di cui circa un terzo, oltre 2mila al giorno, sono tir. Si tratta di un traffico in aumento costante. I dati della Sitaf a novembre indicano negli undici mesi 2018 un aumento del traffico complessivo del 3,6%, e di oltre il doppio (7,50%) del traffico pesante.